“Apriamo un ciclo di riforme istituzionali ed economiche per i giovani e per le imprese, questo il messaggio che i giovani socialisti hanno condiviso con diversi rappresentanti del mondo politico e sindacale, nel corso di un dibattito tenutosi a Grottole lo scorso fine settimana. L’analisi della Fgs – si legge in un comunicato – partiva dall’immagine scelta per il dibattito: un giovane schiacciato proprio dai provvedimenti legislativi(work esperience, reddito ponte, tirocini etc) emanati in suo sostegno dalla regione Basilicata.
Non perchè si ritenga la Regione responsabile in toto per l’emigrazione giovanile o per l‘inoccupazione femminile, ma solo per dare un idea plastica di quello che non è sufficiente fare per prevenire questi fenomeni. I giovani socialisti credono che le difficoltà che i ragazzi incontrano per entrare o restare sul mercato del lavoro, non siano altro che la conseguenza di un sistema istituzionale ed economico bloccato. Bloccato quello italiano, anche a causa dell’assenza di una forza socialdemocratica contrapposta al centrodestra come in tutta Europa; ingessato quello lucano, con l’aggravante della presenza determinante della Pubblica Amministrazione in molti settori della vita economica”. All’incontro – spiegano i Giovani Socialisti lucani, sono intervenuti la segretaria provinciale dell’Idv Rosa Canitano, il consigliere regionale del Pdl Mario Venezia, il capogruppo in Consiglio regionale del Pd Vincenzo Viti, il segretario della Uil Carmine Vaccaro, l’assessore provinciale Salvatore Auletta,
Le considerazioni richiamate – dagli interventi – prosegue il comunicato della Fgs – convergono verso quelle che sono le proposte di riforma avanzate dai giovani socialisti, per cui la compressione della componente giovanile può essere superata solo da cambiamenti che liberino le forze vitali e le energie positive della nostra regione. Ad esempio liberando il settore primario dal giogo della regolazione pubblica, che mentre il mondo punta sulla green economy, fa attendere 5 anni l’uscita del Piano energetico a tutte le imprese che vogliono investire in energie rinnovabili.
Oppure liberando il settore dei servizi dalle autorità di Ambito ottimale, le cosidette Ato, mostri giuridici che producono conflitti d’interesse fra cittadini e governanti, come nel settore dell’acqua dove l’Ato acqua composta da regione e sindaci, da in concessione il servizio idrico ad una società (Acquedottolucano Spa) composta dagli stessi amministratori, senza che nessun sindaco abbia mai chiesto il parere ad un consiglio comunale circa i voti da esprimere nelle diverse assemblee.
Per non parlare dell’Ato rifiuti, che da più di 5 anni attende di gestire il ciclo dei rifiuti in regione, qui basterà sottolineare quanto il settore abbia prodotto per i cittadini un notevole aumento dei costi, che non hanno rappresentato risorse a disposizione per creare posti di lavoro nella differenziata, ma solo sovraprofitti per i possessori delle discariche autorizzate.
Una proposta è la fusione fra Acquedotto lucano S.p.a. e Società energetica lucana, per creare un player nel settore delle utilities, che abbia le spalle larghe per stare seriamente nei settori dell’ambiente e dell’energia.
Ecco perchè concordiamo sull’accorpamento degli assessorati alla formazione ed alle attività produttive, ma crediamo che vada fatto nell’ambito di una più vasta riforma della statuto regionale, che ridistribuisca le competenze di governo e controllo nelle istituzioni regionali e fra queste ed i propri cittadini.
Inoltre aggiungiamo la necessità di creare una struttura amministrativa, che coordini le iniziative in tema di sviluppo economico, con le azioni messe in campo all’interno di tutte le società partecipate, ad esempio gestendo l’accorpamento di Arpab ed Agrobios, o risolvendo i conflitti d’interesse fra i consorzi industriali e società a partecipazione pubblica insediate nei suoli delle Asi.
Queste – conclude la nota – sono le riforme che i giovani socialisti chiedono alla classe dirigente della Basilicata, siamo lieti che su queste riforme il segretario del Psi Livio Valvano abbia assicurato il pieno appoggio del Partito Socialista, siamo certi che la prossima riunione politica della maggioranza di centrosinistra, potrà rappresentare il luogo giusto dove portare queste istanze.
BAS 05