Per l’esponente di Idv in Consiglio regionale “prima bisogna pensare a quale sviluppo si vuole realizzare in Valbasento-Metapontino e poi verificare la compatibilità con i piani della Geogastock”
“Non mi intriga il ‘giallo’ tutto interno al Pd sui favorevoli e i contrari (veri e presunti) al programma Geogastock in Valbasento che, come tutti i gialli che si rispettano, ha una trama di suspence e qualche immancabile protagonista che si defila all’ultimo momento dal luogo del delitto. Del resto il giallo dell’ ‘affaire gas russo in Basilicata’ è stato oggetto, come si ricorderà, delle rivelazioni di Wikileaks circa forti interessi di privati e diplomazie di vari Paesi”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Idv alla Regione Nicola Benedetto, per il quale “sarebbe ora piuttosto che il dibattito, tutto interno al Pd e ai sindaci di Salandra, Ferrandina e Pisticci, si trasferisse sul piano politico nella coalizione di governo regionale e sul piano istituzionale nelle Commissioni competenti e nell’aula del Consiglio regionale”.
“Strattonare il presidente De Filippo per sollecitarlo a forzare i tempi di attuazione del progetto senza un ulteriore approfondimento di verifica e monitoraggio su tutti i fattori che riguardano la sua compatibilità rispetto alle attività produttive del territorio, l’ambiente, la salute dei cittadini – afferma Benedetto – non è certamente un’operazione degna della strategia di condivisione che in ogni occasione viene affermata a parole. Peggio ancora, far finta che non esistano autorevoli pareri di contrarietà, di natura tecnico-progettuale e tra associazioni ambientaliste e comunità locali – continua il capogruppo di Idv – non fa parte del metodo di amministrare la Regione che il centrosinistra si è dato con il programma di legislatura. Non so, francamente, se una ventina di posti di lavoro stabili e due-tre milioni di euro di royalties possano rappresentare una contropartita accettabile e tanto meno se è solo un problema di contrattazione economica, nel senso indicato dal sindaco di Pisticci che vorrebbe qualche centinaia di migliaia di euro in più. Quello che, invece, per me è una priorità, riguarda il disegno a breve, medio e lungo termine del futuro della Valbasento che contenga il rilancio dei programmi di reindustrializzazione, la salvaguardia di attività produttive in crisi, il collegamento con il distretto agro-alimentare del Metapontino, il completamento e la piena funzionalità dell’aeroporto Mattei, la realizzazione del distretto turistico”. “In sintesi – sottolinea Benedetto – prima bisogna pensare a quale sviluppo vogliamo realizzare in Valbasento-Metapontino e poi verificare la compatibilità con i piani della Geogastock”.