“Una prima risposta, non in politichese, all’invito che il segretario regionale della Uil Carmine Vaccaro ha rivolto alla politica di superare “distrazioni” sui problemi del lavoro e dello sviluppo può essere data attraverso la ripresa, su nuove basi, del confronto con sindacati e associazioni imprenditoriali per realizzare quel Patto per la Basilicata, da più parti auspicato, quale condizione per far pesare di più a livello nazionale le questioni occupazionali della nostra regione”. E’ quanto sostiene il vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla sottolineando che “non possiamo però nascondere le preoccupazioni perché rispetto ai veri problemi del Paese – situazione occupazionale ed economica in primo luogo – possiamo dire che al massimo abbiamo un governicchio piccolo piccolo.
Non so se mezzi come lo sciopero che vorrebbe la Cgil siano efficaci per dare una scossa, ma certo la logica anti-berlusconiana stretta mantiene Berlusconi al centro della scena politica. Le gaffe, i bunga bunga e il resto dell’attività del premier non fanno altro che renderlo ancora un centro di gravità per la politica italiana. Questo non va bene, e credo che da questo punto di vista anche le opposizioni siano chiamate a interrogarsi, perché a colpi di manifestazioni si è indebolito il governo, ma – continua Flovilla – non si sono create le possibilità di un cambio. Dobbiamo cambiare passo e smettere di parlare di alleanze, perché questo crea solo malumori. In una situazione come questa, l’opposizione deve invece lanciare un coordinamento comune sui fatti che interessano e preoccupano il Paese. La Santa Alleanza – evocata tra l’altro nel 150esimo dell’Unità d’Italia e quindi poco felice – deve lasciare il posto a un piano politico in cui si preveda la sopravvivenza dell’esecutivo fino al 2013. Il passo va cambiato, con coraggio e subito come nell’impegno che ci attende in Basilicata. Penso in proposito – dice Flovilla – che dobbiamo essere consapevoli che la difficoltà di interlocuzione con il Governo Nazionale si supera solo con un unico fronte politico, istituzionale e sociale e pertanto, come si sta procedendo per il petrolio, dobbiamo continuare il pressing nei confronti del Governo anche sui temi del lavoro (specie giovanile) e dell’imprenditoria locale”.
BAS 05