“Il sessantesimo di appassionata vita della Cisl che si festeggia oggi a Potenza cade in una fase convulsa del Paese che richiede, come ha sottolineato efficacemente il segretario Nino Falotico, una rinnovata partecipazione democratica dei lavoratori ed un deciso salto di qualità nella concertazione sociale”. E’ quanto sostiene Antonio Flovilla, coordinatore regionale della Basilicata della Rosa per l’Italia verso il Partito della Nazione, in un messaggio di auguri inviato al segretario della Cisl Falotico.
“Le persone del lavoro oggi – sottolinea – esprimono un profondo senso di malessere e di incertezza. C’è una sofferenza diffusa per il timore di perdere il lavoro o di non riuscire a trovarlo se si è giovani. La cassa integrazione ha attenuato il peso della crisi dimostrando di essere uno strumento efficace più di tanti altri in Europa, del salario minimo o dei vari sussidi di disoccupazione. La sua efficacia non è solo economica: agisce sul terreno delle responsabilità perché impegna l’imprenditore a superare le difficoltà. Una lezione per tutti i “riformatori” che vorrebbero cambiare tutto senza tenere conto della storia sociale di questo paese. E soprattutto in questa fase della vita politica italiana – dice Flovilla -occorre rivendicare la forza dell’autonomia del sindacato e della politica. La dialettica tra posizioni sindacali e politiche emerge dalla naturalità dei ruoli di rappresentanza che sono diversi. Quando si sovrappongono, finiscono per generare confusione e reciproco indebolimento. Si parla molto di federalismo, di sussidiarietà, ma quando si tratta di accettare l’autonomia si entra sempre in conflitto.
Un’ultima questione sull’unità sindacale. Che esige chiarezza concettuale. La storia del sindacalismo italiano è storia plurale. Un pluralismo che ha sedimentato idee, modelli, organizzazioni e culture diverse non sempre unificabili. Di questa storia occorre tenere conto. Pensare a una unità per fusione è fuori dalla storia.L’unità possibile è quella d’azione su obiettivi comunemente scelti. È ciò che auspico. Per uscire dalla crisi serve unità d’intenti e non solo al sindacato”.
(bas – 04)