Per il consigliere “investire nel sociale, nell’istruzione e nelle infrastrutture sono gli step irrinunciabili di una finanziaria che deve traghettare la Basilicata fuori dall’attuale stasi produttiva ed economica”
“Gli stanziamenti di bilancio – a parere di Singetta – possano supportare iniziative volte ad incentivare produzioni e talenti lucani, sostenendo l’economia della regione, attuando una politica di oculata gestione delle risorse: occorre una buona programmazione che favorisca una buona politica di governance locale. La manovra finanziaria per l’esercizio 2011 della Regione Basilicata, pur pesantemente condizionata dai tagli effettuati dal Governo centrale sui fondi trasferiti alle Regioni, tenta di garantire al tessuto economico – produttivo lucano le necessarie ed indispensabili risorse.
“Dai lavori del Consiglio – sottolinea Singetta – riunitosi in questi giorni, emergono pareri e proposte diverse e, talora, discordanti. Ritengo, però, che il punto fondamentale è stato il comune obiettivo di lavorare in sinergia per arrivare ad una approvazione del bilancio di previsione che costituisce non un mero e vacuo contenitore di buoni propositi e di cifre, ma una Legge finanziaria che supporta, attraverso il sostegno economico alla ricerca e all’istruzione, allo sviluppo delle infrastrutture, al sostegno alle fasce deboli e svantaggiate, l’intera economia della Regione. Dopo giorni di grande fermento e di attese per una Finanziaria il più possibile aderente alle vere esigenze dei cittadini, il provvedimento licenziato dal Consiglio regionale è in grado di dare risposte concrete, anche sul piano della razionalizzazione della spesa e della riforma della governante territoriale. Basta con gli enti inutili e con le spese superflue, che la nostra regione non è più in grado di sostenere”.
“Insistere sull’importanza della valorizzazione del territorio, sulla necessità irrinunciabile di implementare, dove carenti, e costruire, dove assenti, infrastrutture al passo con i tempi, garantire migliori prospettive future per i giovani lucani, esercito fin troppo numeroso di disoccupati mediamente o altamente secolarizzati, significa non abbandonare il futuro di questa regione a sé stesso, ma adoperarsi per fare in modo che qualcosa cambi, che migliori. Una politica di razionalizzazione delle spese inutili è giustissima – conclude Singetta – ma bisogna perseverare lungo questa linea: le necessità di questa regione sono tante, importanti, e non si può non adoperarsi per soddisfarle”.