“La coalizione di centrosinistra non può derogare dal metodo della trasparenza, assumendo decisioni responsabili e, se occorre, coraggiose, per difendere l’ambiente e per garantire condizioni sicure, anche per le future generazioni”
Il Coordinamento regionale dell’Idv ha deciso, “dopo ampia e condivisa analisi, di proporre agli organismi regionali di utilizzare i 150 giorni di sospensione delle attività dell’inceneritore di Fenice, disposti opportunamente dalla Provincia di Potenza, per approfondire il livello di inquinamento raggiunto e le potenzialità di danno ambientale e sanitario, presenti in quell’area”. Lo rendono noto il capogruppo in Consiglio regionale, Nicola Benedetto e il vicepresidente dell’Assemblea Enrico Mazzeo Cicchetti, sottolinenando che “la crisi di credibilità dell’Arpab, confermata dall’altalena e dalla scarsa attendibilità dei dati forniti prima e dopo gli interventi della magistratura e della Provincia, adesso impone il coinvolgimento di Istituti di livello nazionale, quali Ispra ed Istituto Superiore di Sanità, per rassicurare le popolazioni giustamente allarmate”.
“In assenza di certezze sui rischi per i cittadini e per l’ambiente – proseguono i due esponenti politici -, la chiusura di Fenice appare doverosa e legittima, anche alla luce delle normative ambientali vigenti. Tutti dichiariamo che la salute dei cittadini è al primo posto; è il momento di dimostrarlo con atti concreti e coerenti. Respingiamo atteggiamenti compiacenti che portano alla diluizione ed allo stravolgimento di conclusioni democraticamente assunte, all’interno dell’Idv, coerentemente con le posizioni nazionali più volte espresse. Rispetto alla tutela dei cittadini non possono essere richiesti atteggiamenti di disciplina acritica, di partito o di alleanza”.
“La coalizione di centrosinistra, per rispondere coerentemente al mandato ricevuto dagli elettori – concludono Benedetto e Mazzeo Cicchetti -, non può derogare dal metodo della correttezza e della trasparenza, assumendo decisioni responsabili e, se occorre, coraggiose, per difendere l’ambiente e per garantire condizioni sicure, anche per le future generazioni. Siamo pronti a sostenere una politica decisa e dignitosa, come è nella tradizione del popolo lucano, nei riguardi dei ‘poteri forti’ che hanno aggredito ed aggrediscono quotidianamente la nostra Terra. Anche la vicenda della ‘Geogastok’ dovrà essere gestita sulla base di approfondite conoscenze scientifiche e con la rivendicazione dei giusti diritti, con vantaggi veri per le popolazioni. Evitiamo sottovalutazioni ed analisi superficiali di comodo che, magari, risolvono qualche piccolo problema immediato, ma compromettono seriamente il futuro”.