FENEAL-UIL, SOLO 127 I LAVORI PUBBLICI AGGIUDICATI NEL 2009

“Il Regolamento sul Codice degli appalti è sicuramente un utile strumento per gli operatori del settore delle costruzioni e completa un iter normativo altrimenti carente”. Lo dichiara Domenico Palma, segretario generale regionale Feneal Uil, commentando la Relazione al Parlamento dell'Autorità dei lavori pubblici.
“Il quadro che emerge dalla Relazione per quanto riguarda la Basilicata – riferisce il sindacalista – conferma le preoccupazioni espresse unitariamente a Fillea-Cgil e Filca-Cisl sui ritardi nella cantierizzazione di importanti opere pubbliche. Secondo l’Osservatorio dell’Authority Lavori Pubblici infatti nel 2009 i lavori aggiudicati in Basilicata sono stati 127, appena l’1% di tutti quelli nazionali, con un importo complessivo che è di poco inferiore ai 100 milioni di euro (anche in questo caso l’1% dell’importo complessivo) e con un importo medio a contratto di 781.060 euro. Quanto invece ai bandi ed inviti per l’affidamento di contratti di lavori nei settori ordinari, sempre in Basilicata, nel 2009 sono stati 242 per un importo di 181,5 milioni di euro (con una media di 749.606 euro); ad essi si aggiungono 12 bandi per lavori in settori speciali per un importo di 3,5 milioni di euro. Anche il quadro che emerge sull’offerta potenziale di lavori pubblici risulta con diverse problematicità: le imprese qualificate sono 752 (con un numero di iscrizioni pari a 2.406 ditte), vale a dire il 2,1% del totale nazionale e una media di 3,2 impresa per categoria di lavori, mentre le società di ingegneria e professionali sono solo 7.
L'esito di gara d'appalto riguardante l'esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria del viadotto 'Fiumara di Tito' sul raccordo autostradale 'Sicignano-Potenza', per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro, pubblicato oggi dall’Anas – aggiunge Palma – è dunque un’ulteriore testimonianza della lentezza burocratica che contribuisce ad allungare i tempi di esecuzione di importanti opere infrastrutturali. Il nostro rammarico è che non si sia data alcuna risposta alle nostre sollecitazioni come sindacato di settore per snellire ogni procedura, proprio quando dall’Authority arriva un forte allarme per la diffusione della corruzione contro la quale il sindacato resta un baluardo importante.
La denuncia dell’Authority preoccupa perchè non si è solo in presenza di concorrenza sleale che mette all’angolo le imprese oneste, ma perché crea un circuito infernale di malaffare nel quale si insinua la criminalità organizzata e, talvolta, anche , l’usura. Il risultato è un passo indietro per la trasparenza del mercato, ma uno ancora più lungo per le condizioni dei lavoratori e il destino delle opere intraprese.
Tuttavia approviamo la sperimentazione del ‘Performance Bond’ che allinea il nostro Paese al resto d’Europa e, al fine di accelerare l’esecuzione delle opere pubbliche, guardiamo con interesse anche al sistema di affidamento del ‘dialogo competitivo’. Ci preme, però, sottolineare come nulla sia stato previsto per rafforzare la responsabilità in solido dell’impresa appaltatrice, né tanto meno si sia provveduto a metter un freno al diffuso sistema dei lavori a misura, che comportano una filiera eccessiva di subappalti con conseguenze gravi sulla dimensione di impresa, nonché sull’odioso sistema della frode “d’identità” a cui sono esposti i lavoratori”.
bas 02

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