“Quando anche la Befana si tiene i regali dei bambini, allora si tratta proprio di una brutta crisi”. E' una delle vignette presenti nel calendario Feneal Uil del 2010, giunto alla quinta edizione e l'unico ad occuparsi interamente di diritti e problemi del mondo del lavoro, sia pure con una bella dose di ironia e satira. Quest'anno, grazie alla grande esperienza di un autore di satira come Massimo Caviglia e alle illustrazioni di Francesca Gulmanelli, il calendario 2010 fruga nella crisi per strappare anche da incertezze e timori un sorriso a denti stretti, con l'intento di segnalare che non si puo' cantare vittoria rispetto alla fine di una recessione che ancora non arriva e che nel 2009 nel settore edile anche in Basilicata ha provocato il ricorso a decine di migliaia di ore di CIG e una perdita di posti di lavoro che sembra interminabile. Il calendario Feneal vuole rappresentare, però, attraverso il linguaggio unico, irriverente, drasticamente vero della satira un’iniezione di fiducia. La convinzione e' che, per continuare a puntare su obiettivi irrinunciabili, si puo' solo mantenere salda la consapevolezza che soltanto attraverso politiche nuove si possa affrontare la solitudine del disagio sociale.
Le varie facce della crisi, dal lavoro nero ai soldi che finiscono dopo 15 giorni, si affacciano mese dopo mese, nella speranza che le vignette possano far capire che, alla fine, solo uniti si vince. Rispetto all'uscita dalla crisi, la Feneal Uil vede una cura radicale: mettere al centro dell'economia la riapertura di cantieri che modernizzino la Basilicata e l'Italia, con una determinazione che e' la sola capace di evitare altre migliaia di disoccupati.
“Il futuro della Basilicata – sottolinea il segretario regionale della Feneal Domenico Palma – si “costruisce” innanzitutto con più cantieri per dare case, strade, infrastrutture civili, opere in grado di rappresentare gli strumenti del nuovo processo di sviluppo sociale, civile ed occupazionale. C’è una missione generale da assolvere, al di là delle tante differenziazioni politiche e sociali. C’è – dice Palma – un Paese da rifare. Un paese da costruire non solo con criteri di reale stabilità e sicurezza, ma con scelte nuove a partire dal risparmio energetico e dal rispetto dell'ambiente. Noi della Feneal siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità: siamo disponibili a collaborare, a sviluppare quella tradizione di bilateralità e di partecipazione che sta nella nostra cultura sindacale”.
(bas – 04)