Federalismo fiscale, allarme da rapporto Uil

“L’ipotesi contemplata nello schema di decreto per il federalismo fiscale regionale, in discussione alla Commissione Bicamerale per l’attuazione del Federalismo fiscale, potrebbe comportare a regime nel 2015, probabili e possibili aumenti dell’Addizionale regionale Irpef di 226 euro medi annui per ogni contribuente (+ 82,8 per cento), passando dagli attuali 273 euro medi pro capite ai 499 euro”. E’ quanto emerge da una simulazione della Uil che considera il caso in cui tutte le Regioni si avvalessero della facoltà, prevista dalla bozza di decreto, di aumentare l’aliquota fino al 3 per cento gradualmente fino al 2015. Per l’anno 2011 in Basilicata l’aliquota addizionale regionale Irpef è per tutti gli scaglioni di reddito pari allo 0,9 per cento.
In particolare, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti e pensionati – si legge nel Rapporto Uil – l’aumento sarebbe mediamente di 228 euro, passando dagli attuali 270 euro ai 498 euro.
Questi dati – commenta la segreteria della Uil della Basilicata – devono indurre a una profonda riflessione sull’attuazione del federalismo fiscale. Per la Uil “si tratta di un processo necessario e ineludibile a patto, però, che si parta dalla razionalizzazione della spesa pubblica improduttiva e si combattano gli sprechi, evitando di far leva sul fisco locale.
Peraltro le addizionali regionali Irpef sono soltanto la “punta dell’Iceberg” del nuovo fisco federale, dal momento che le Regioni possono introdurre anche nuovi tributi e le Province possono aumentare a loro volta le imposte e i tributi di loro competenza.
Tutto ciò, senza contare gli incrementi dell’Addizionale comunale Irpef che potrebbero portare aumenti, già da quest’anno, di 52 euro medi l’anno.

AS-Bas

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