Energia, Mollica su reti di trasmissione

“Nonostante si parli sempre di apertura ai mercati, si siano realizzate piattaforme di ricerca europea dedicate alle reti intelligenti, il nostro Governo regionale aspetta l’attuazione di protocolli d’intesa, sottoscritti e rimasti incompiuti”

“La mancanza di infrastrutture, il mancato sostegno alle imprese operanti sul territorio mostra il fallimento della politica lucana”. E’ quanto affermato dal consigliere regionale del Movimento per le autonomie, Francesco Mollica.

“Non si investe, ad esempio – prosegue l’esponente Mpa – nel nuovo piano energetico regionale che, grazie all’estrazione del petrolio, tanto discussa, e unitamente allo sviluppo di energie rinnovabili, consentirebbe alla Basilicata di produrre energia ad un costo inferiore. La programmazione dettata dal Piear ha come obiettivo, fra i vari punti, quello della riduzione dei consumi e l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. L’aumento della produzione di energia comporta, di conseguenza, un aumento della criticità delle reti di trasmissione e distribuzione attualmente presenti. Occorre, allora, potenziare la rete elettrica. Con il Piano di indirizzo energetico ambientale regionale si garantiva che il collegamento di impianti di potenza superiore ai 10Mw sarebbe stato effettuato dalla ‘Terna’, con cui erano stati firmati dei protocolli d’intesa, mentre per gli impianti con potenza inferiore sarebbe stato probabilmente gestito da Enel distribuzione”.

“Si apprende oggi, dal ‘Sole 24 ore’ – continua Mollica – che entro il 2013 nuovi elettrodotti e stazioni elettriche verranno realizzate, per dare supporto allo sviluppo delle energie rinnovabili, al cosiddetto sviluppo sostenibile, in sette regioni italiane, naturalmente Basilicata esclusa. Si tratta – specifica Mollica – di investimenti sulle reti di trasmissione che saranno gestite dalla ‘Terna’ grazie a nuove tranche di finanziamenti pari a 300 milioni che arriveranno dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e che consentiranno, complessivamente nei prossimi nove anni, la realizzazione di circa 4800 km di nuove linee e 140 nuove stazioni. In Basilicata niente di niente, se non accordi tra Terna e privati di cui, però, nulla si sa. Nonostante si parli sempre di apertura ai mercati, si siano realizzate, recentemente, piattaforme di ricerca europea dedicate alle reti intelligenti, il nostro Governo regionale aspetta l’attuazione di protocolli d’intesa, sottoscritti e rimasti incompiuti, aggravando così ulteriormente la crisi economica della Regione”.

“La migliore garanzia per un ambiente favorevole allo sviluppo delle infrastrutture a livello europeo, nazionale e regionale è che il mercato sia effettivamente un mercato unico, libero ed integrato, visto anche l’obiettivo di una centralità del mercato elettroenergetico nell’area del Mediterraneo. Questi segnali – sostiene Mollica – devono far riflettere su ciò che accadrà di qui a poco con l’avvio del Piear. Potrebbe succedere che non sarà la Regione Basilicata a decidere, osservando ciò che vi è all’interno del Piano Energetico, ma Terna, su quali impianti di energia rinnovabile devono essere realizzati. Questo perché per poter ottenere l’autorizzazione prevista dall’articolo 12 del Decreto legislativo n. 387 del 2003 è necessario avere l’autorizzazione Stmg che rilascia Terna. Non avendo le reti di connessione in Basilicata capienza tale da assorbire la produzione di energia che il Piear prevede – conclude Mollica – è lapalissiano che a decidere chi potrà produrre non è la libera concorrenza del mercato privato, ma Terna che rilascia le concessioni sopraccitate. Il Governo regionale mediti”.
 

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