“Il piano per l’edilizia scolastica messo a punto dal Ministero alla P.I. che prevede in Basilicata 27 interventi con investimenti per 5.920.000 euro si aggiunge al programma di adeguamento, ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici già varato dalla Provincia con propri fondi, ma senza interventi a salvaguardia della scuola pubblica delle scuole di montagna e dei piccoli Comuni si rischia di finanziare “contenitori” che potrebbero rimanere vuoti”. E’ il commento del presidente del gruppo IdV in Consiglio Provinciale di Potenza, Vittorio Prinzi, sottolineando l’esigenza di “un’azione forte delle Province, di Upi ed Anci per promuovere un Coordinamento dei piccoli Comuni sulle questioni specifiche della Scuola e convocare al piu' presto un incontro sul tema a livello nazionale. E’ sempre più urgente – aggiunge – fare fronte comune tra enti locali, Regione, istituzioni scolastiche locali perché le scuole dei piccoli Comuni non solo rappresentano un servizio essenziale che contribuisce alla permanenza abitativa di famiglie e giovani generazioni ma sono anche un importante, ed a volte l’unico, presidio educativo e culturale, svolgono un’opera insostituibile di cultura, sono portatrici di saperi e tradizioni. Per prevenire ulteriori tagli di cattedre e classi dopo quelli che la scuola lucana ha subito già in quest’anno scolastico indichiamo la strada dell’Unione dei Comuni – precisa – come quella in grado di affrontare il problema della gestione e quindi delle spese. Si tratta di individuare un bacino di utenza scolastica, di riorganizzare i servizi principali, a partire dai trasporti, e di elevare la qualità dell’offerta educativa e formativa”.
Secondo Prinzi in particolare Upi ed Anci “devono concentrare ogni impegno per accertare, per il prossimo anno scolastico 2011-2012, l'entita' dei risparmi realizzati a livello di singole Regioni; valutare la possibilita' di rivedere alcuni parametri previsti dal DPR n. 81/2009 soprattutto per quelli riguardanti le pluriclassi e il personale ATA, che stanno mettendo in serissima difficolta' molte realta' scolastiche, in particolar modo quelle ubicate nei comuni montani e nei piccoli Comuni; dare attuazione a quanto previsto nell'ipotesi di accordo sull'applicazione del Titolo V in materia di istruzione all'interno della scuola, circa i nuovi criteri per l'assegnazione degli organici alle singole Regioni.
Infine, si tratta di sollecitare il MIUR a emanare i provvedimenti necessari per garantire la ''continuita' didattica' pluriennale (come avviene da anni nel Trentino), impegno piu' volte ribadito anche dallo stesso Ministro della pubblica istruzione, in particolare per le scuole dei Comuni montani e dei piccoli Comuni e per il ''sostegno' agli alunni diversamente abili, mentre la Regione deve sostenere la continuità dell’istruzione scolastica nei piccoli comuni attraverso un piano di riorganizzazione della rete scolastica esistente e rilancia la proposta di realizzare sul territorio le Unioni dei Comuni per la gestione comune di servizi importanti tra i quali l’istruzione.
(bas – 04)