Edilizia, Feneal-Uil: fari accesi su crisi settore

"Con la ripresa produttiva di settembre l’attenzione politico-istituzionale sembra tutta concentrata sulla vicenda Fiat e la crisi delle industrie. Ma attenzione a non sottovalutare le problematiche del comparto edile, il secondo settore produttivo per occupati e per imprese, che come conferma il rapporto di luglio scorso della Uil sulla cassa integrazione registra un alto numero di lavoratori ancora fuori dai cantieri”. E’ quanto sostiene Domenico Palma, Segretario Generale Regionale della Feneal-Uil, con l’ “appello” a “tenere accessi i fari sulla crisi del settore delle costruzioni. Se qualcuno pensa che il risultato, senza dubbio positivo, dell’aumento delle ristrutturazioni di appartamenti e condomini verificatosi in Basilicata nei mesi estivi e in generale nell’ultimo anno (dati Agenzia delle Entrate sui benefici fiscali) sia sufficiente a risollevare le sorti del comparto si sbaglia di grosso perché abbiamo bisogno di più infrastrutture e quindi principalmente di più cantieri pubblici”.
“Non possiamo rassegnarci alle previsioni degli economisti per una vera ripresa al 2012 con lo sblocco dell’iter delle grandi opere pubbliche – sottolinea ancora il segretario della Feneal-Uil – perchè questo vuol dire ancora cassa integrazione, disoccupazione e distruzione di posti di lavoro e di imprese che sarà difficile poi recuperare. Ecco perché Governo e Parlamento si devono svegliare: servono interventi positivi sul sostegno all’occupazione, sugli investimenti, sulle opere di manutenzione e di modernizzazione del territorio. Ecco perché rilanciamo l’idea di un patto decennale sulla prevenzione e manutenzione del territorio sottratto alle logiche della lotta politica e dotato di risorse certe”.
Per il segretario generale regionale della Feneal-Uil Domenico Palma “Governo, Parlamento e Regione devono quindi capire che l’unico volano reale per riagganciare la crescita resta quello delle costruzioni e servono allora scelte politiche coraggiose e rapide, dando al settore quella centralità economica e sociale che merita. Ci vuole un progetto complessivo forte, con interventi decisi e con tempi rapidi. Occorre un intervento che sia in grado di sostenere il settore nei prossimi mesi, servono urgenti politiche di sostegno agli enti locali finalizzate alla messa in cantiere di piccole opere, servono politiche di sostegno alla piccola e media imprese in termini di tenuta dei rapporti con il sistema bancario ma soprattutto l’estensione della Cigo a 12 mesi, come per l’industria. Anche per questo il tavolo Giunta Regionale-Confindustria del luglio scorso ci vede in posizione critica per l’assenza del sindacato e ci vede rinnovare la sollecitazione di un tavolo trilaterale specifico dedicato al comparto costruzioni. Inoltre, una strada che abbiamo indicato da tempo e che occorre seguire con maggiore determinazione a livello regionale – conclude il segretario della Feneal – è quella della svolta nell’utilizzo dei fondi Fesr ed in generale di quelli comunitari. Progetti chiari, in tempi definiti, con il contributo delle forze sociali e, soprattutto, sarebbe auspicabile una volontà bipartisan capace di condurli in porto per il bene della Basilicata e del Paese”.
(bas – 04)

    Condividi l'articolo su: