Tito non ce l’ha fatta. Il ministro alla Cultura ha annunciato oggi la città che nel 2026 sarà capitale italiana del libro: Pistoia. L’annuncio è stato dato alla presenza della Giuria di esperti e dei rappresentanti dei Comuni finalisti, riuniti nella Sala della Crociera della sede del Collegio Romano per la proclamazione. Le altre città finaliste per il titolo erano, oltre a Tito, Carmagnola (Torino), Perugia, Nardò (Lecce).
Il dossier presentato dalla città votata dalla giuria all’unanimità ha per titolo: “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”. Al Comune vincitore sarà assegnato un contributo di mezzo milione di euro per attuare il programma.
La giuria per la selezione della Capitale italiana del libro 2026, era presieduta da Adriano Monti Buzzetti Colella.
La motivazione, letta dal ministro, mette alla base della scelta “la forte coerenza del progetto con grande attenzione ai bisogni della società e a tematiche attuali come intelligenza artificiale e cambiamento climatico, mettendo in campo oltre 1500 iniziative, da mostre tematiche a iniziative originali, per esempio regala un libro ricevi un libri, con il coinvolgimento di spazi non convenzionali per la lettura, come ristoranti o impianti sportivi per “invadere” letteralmente il quotidiano con il libro“.
Si tratta della settima capitale italiana del libro in ordine di tempo dopo Chiari, Vibo Valentia, Genova, Ivrea, Taurianova e Subiaco.
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, si inserisce nel più ampio obiettivo di promuovere la lettura e valorizzare la filiera del libro e dell’editoria, anche al fine di rafforzare la coesione e l’inclusione sociali, nonché lo sviluppo della partecipazione pubblica.