Il sindaco di Policoro chiede chiarezza sulla morte di una giovane donna lucana all'ospedale papa “Giovanni Paolo II”.
Il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, dopo essere stato messo al corrente della morte di una giovane donna di 31 anni del comprensorio jonico presso il nosocomio cittadino, in qualità di massima autorità sanitaria in città e componente del comitato ristretto dell’Asm dice: “Se c’è stata leggerezza nell’operare questa donna, è giusto che chi ha sbagliato paghi sia da un punto di vista penale che amministrativo, dopo aver accertato eventuali responsabilità. Non si può morire al giorno d’oggi con tutti i passi in avanti fatti dalla scienza e tecnologia a questa giovane età. Questi episodi danneggiano l’immagine di tutto il settore, dove ci sono delle buone professionalità. Inoltre gli sforzi fatti in passato per rendere l’ospedale di Policoro terzo polo sanitario lucano non possono essere vanificati da episodi di malasanità che devono essere stroncati sul nascere puntando sugli investimenti e sulla qualità delle attrezzature e delle risorse umane. Solo in questo modo possiamo dare un servizio degno del diritto alla salute come prescrive la Costituzione. E in questo la Regione deve fare la sua parte non mortificando le realtà più dinamiche del territorio a scapito dei due capoluoghi di provincia, difficili da raggiungere per la nota arretratezza della nostra rete viaria. Il piano sanitario regionale deve tener conto di questo redistribuendo le risorse del comparto con oculatezza senza sperperi. E a tal proposito ho già chiamato il Dg dell’Asm, Vito Gaudiano, sollecitandogli l’attenzione che merita l’ospedale di Policoro nell’efficienza ed efficacia sanitaria. Alla famiglia di questa giovane donna và il cordoglio dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Policoro”. (G.E.)