Digilio (Fli): sconto gas elemosina per i lucani

“Lo studio sul costo della fornitura di energia elettrica e gas naturale in Basilicata, presentato da Unioncamere Basilicata, conferma in maniera netta ed autorevole la tesi che sostengo da anni: lo sconto deciso dalla Giunta Regionale sulla bolletta del gas delle famiglie lucane è semplicemente un’elemosina, con il risultato che a fronte di 47-137 euro di risparmio a nucleo familiare si sono dissipati 8,4 milioni di euro; la Sel (Società Elettrica Lucana) non è adeguata a svolgere il suo compito”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli (Futuro e Libertà per l’Italia) senatore Egidio Digilio per il quale “sia il Governatore De Filippo che il supermanager della Sel e grande esperto internazionale di mercato energetico Colangelo dovrebbero spiegare ai lucani le loro scelte rispettivamente di natura politica e tecnica. Proprio ieri dalla relazione dell'Authority per l'energia elettrica e il gas trasmessa in Parlamento – aggiunge – sono venute utili indicazioni riferite non solo ai prezzi di riferimento dell’energia elettrica (in calo dello 0,2 per cento), e di quelli del gas (in aumento dell’1,3 per cento) ma anche per il nuovo anno. Per il gas naturale, la spesa media di una famiglia tipo – si evidenzia nel rapporto – sarà di circa 1.050 euro nel 2011, rispetto ai 1.013 euro del 2010 e 1.014 euro del 2009. La bolletta gas sarebbe più onerosa senza il contenimento determinato dal nuovo metodo di calcolo (per la materia prima gas) che l’Autorità ha deciso tempestivamente di applicare dal 1° ottobre 2010, prima dei maggiori consumi invernali; in assenza di tale provvedimento la bolletta gas sarebbe stata infatti superiore del 3,3 per cento rispetto a quella ora tendenziale per il 2011. L’Autorità infatti ha deciso di modificare il metodo di calcolo della materia prima gas per trasferire sollecitamente ai consumatori finali i benefici emergenti dai ridotti prezzi internazionali del “gas spot” e dalle rinegoziazioni dei contratti a lungo termine; si tratta di benefici legati ai nuovi scenari di mercato ed alla crescente produzione di gas non convenzionale. Sempre l’Authority – riferisce Digilio – sottolinea che nel settore gas continuano comunque a pesare le forti diseconomie legate alla scarsa concorrenza e al ritardato sviluppo delle infrastrutture (specie rigassificatori e stoccaggi) che non permettono di approfittare delle positive novità del mercato gas internazionale.
Inoltre, c’è un altro aspetto che lo studio Unioncamere segnala: a quasi dieci anni dall’avvio della liberalizzazione, poco si è fatto per promuovere il funzionamento del mercato dell’energia e per diffondere gli elementi minimi di conoscenza che creano le condizioni per un uso cosciente e informato delle opportunità presenti nel libero mercato. E in proposito la Sel cosa ha fatto per
favorire le modalità di acquisto, per le quali, come segnala Unioncamere, le maggiori criticità si registrano nell’approvvigionamento con i venditori/grossisti piuttosto che servendosi dell’intermediazione di un consorzio di acquisto?”.

BAS 05

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