De Filippo illustra in Commissione capo IV Ddl Finanziaria

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“Scelte su governance per far fronte a novità normativo finanziarie”

"Le Aato, per una legge nazionale, vedranno diventare inefficaci i propri atti dal primo gennaio 2011, le Comunità locali, così come sono state pensate, rischiano di diventare incompatibili l'assetto finanziario e normativo che si è determinato e si sta configurando tra tagli e federalismo, e allora abbiamo scelto di recuperarne lo spirito evitando una nuova 'entificazione' ma garantendo il raccordo centro-periferia con servizi associati sostenuti economicamente dalla Regine, conferenze de sindaci e aree programmi eliminando i costi di 7 nuovi enti che il nuovo quadro non è in grado di reggere".
È la spiegazione che il presidente della Regione Basilicata ha fornito alla Prima commissione consiliare "Affari Istituzionali" invitando a dare il proprio assenso anche al capo IV della legge Finanziaria regionale che eco disposizioni in materia di governane territoriale e settoriale.
Il presidente ha ringraziato il presidente della commissione e i commissari per la disponibilità offerta, sottolineando il rispetto per le osservazioni che le commissioni possono fare specie in materie che determinano nuovi assetti, "ma – ha spiegato motivando la sua richiesta di audizione – ho inteso meglio chiarire le ragioni che hanno portato a queste scelte".
Nel merito delle soluzioni proposte in Finanzaria, De Filippo ha spiegato che "la scelta di sopprimere gli Aato deriva da una previsione di legge che dal primo gennaio 2011, a meno di novità, rende nulli tutti gli atti posti in essere da questi organismi. Molte Regioni – ha spiegato – stanno provando a darsi una nuova impostazione e noi stiamo partecipando al dibattito nazionale. In particolare, per l'Aato idrico, dopo il confronto con gli organismi nazionali, l'impostazione da noi proposta ha raccolto anche il favore dell'Anci nazionale perché conserva un profilo di programmazione degli enti locali senza sovrastrutturare l'impianto con nuovi enti, così come richiesto dalla legge".
Il presidente De Filippo ha anche aggiunto che "Regioni e Anci hanno chiesto una proroga all'entrata in vigore della norma, ma ieri – ha spiegato – in Conferenza unificata il Ministero dell'Ambiente non si è presentato e, stante anche la contrarietà espressa da Upi e Uncem, il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto ci ha detto che la proroga arriverà difficilmente. Ma anche qualora arrivasse questa proroga, che comunque non sarebbe superiore a 2 o 3 mesi, della nuova impostazione data ne siamo convinti ed è quella che vi riproporremmo".

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