I dati forniti ieri dal Rapporto di Bankitalia sull’agricoltura lucana sono in linea con quelli già diffusi da tempo dalla Cia e che sono stati alla base dei nostri documenti nella stagione congressuale: la produzione lorda vendibile (Plv) del comparto agricolo , al netto del settore zootecnico, nel 2009 è risultata in calo del 10,7% con una pari diminuzione delle superfici coltivate. E’ evidente – sottolinea la Cia lucana che oggi ha riunito la direzione regionale – che l’agricoltura lucana non ha una sola “faccia”: la redditività sulla base dei fattori produttivi varia dal 93% per aziende con meno di 5 ha nel comparto frutticolo-agricolo al -76% per aziende cerealicole come a più 80% per aziende del Metapontino (calamità naturali e crisi di mercato permettendo) a -76% per le aree Marmo-Melandro. La flessione è comunque imputabile per lo più all’andamento della produzione cerealicola che assorbe circa un terzo della produzione regionale, ridottasi di circa il 30% nella scorsa annata agraria. In particolare la produzione di frumento duro, principale coltura regionale, è diminuita del 35%, mentre la quantità di ortaggi è cresciuta del 10,3%. Quanto al bilancio demografico delle imprese agricole, nel 2009, sono 993 quelle che hanno cessato l’attività a fronte di 646 nuove iscritte; gli occupati nel settore sono diminuiti del 4,7%.
Sono dati che insieme alla conferma di quanto pesi in valori assoluti il comparto agricolo lucano, stimato in oltre 607 milioni di euro l’anno, con una quota del Pil lucano pari al 14% – a parere della Cia – ribadiscono la necessità di adottare iniziative d’emergenza sia da parte del Governo che della nuova Giunta Regionale. Il governo non può assolutamente restare impassibile davanti ad uno scenario così drammatico. Per uscire dalla crisi e creare le condizioni di uno sviluppo solido e duraturo non si può procedere unicamente sul fronte dei tagli alla spesa pubblica e dell’inasprimento delle tasse. Bisogna necessariamente predisporre le premesse indispensabili perché le imprese possano rilanciare la loro attività produttiva, favorire una nuova occupazione ed essere realmente competitive a livello internazionale. La manovra varata dal governo – sottolinea la Cia – non va sicuramente in questa direzione. Nessuna misura di carattere strutturale, nessun intervento mirato alla crescita. Siamo in presenza di provvedimenti iniqui che andranno a pesare sia sui cittadini che sulle aziende, senza, peraltro, aprire prospettive confortanti. E l’agricoltura, già in grandissima difficoltà, sarà il settore economico che ne subirà i contraccolpi più pesanti. Le conseguenze rischiano di divenire disastrose. Migliaia di imprese con l’acqua alla gola, strette da costi insostenibili, prezzi in caduta libera e redditi falcidiati, rischiano di chiudere in tempi brevi, con danni incalcolabili.
Quanto ai compiti che spettano alla nuova Giunta Regionale, si tratta – secondo la Cia – di accelerare l’attuazione del PSR e dei provvedimenti già decisi sul finire della precedente legislatura, riprendendo, prioritariamente, il disegno di legge sulla razionalizzazione e il riordino degli enti in agricoltura, con l’obiettivo di garantire più efficienza e semplificazione all’ iter della spesa; avviare la discussione del “programma compensazione” sui fattori acqua ed energia e, dopo la nomina del commissario, di rilanciare l’attività operativa dell’Arbea, come abbiamo chiesto da tempo, attraverso innanzitutto il riaccredito delle funzioni di Ente pagatore degli aiuti comunitari.
L’auspicio della Cia è che, in attuazione della positiva ed innovativa proposta del Presidente De Filippo di insediare un Tavolo Agro-Alimentare, si elevi la qualità della concertazione a ripartire dagli impegni assunti in occasione della Conferenza sullo stato dell’agricoltura lucana di Pantanello di Bernalda e alla luce del Rapporti BANKITALIA, Unioncamere e della relazione programmatica del Presidente De Filippo.
Un ulteriore contributo a definire un progetto economico di rilancio dell’agricoltura verrà dalla Cia lucana attraverso l’Assemblea Regionale Elettiva, alla presenza del presidente nazionale Politi, convocata per il 26 giugno prossimo a Potenza per strutturare il sindacato agricolo e del territorio ad affrontare la nuova e rilevante fase che l’attende.
BAS 05