“Continua da parte del Governo nazionale l’attacco alla cultura e alle sue Istituzioni, alla scuola e all’Università.
Un altro segnale della decadenza culturale e civile che caratterizza la politica di questa destra e che fa precipitare il Paese verso derive antidemocratiche”.
E’ quanto afferma in una nota il coordinatore regionale della Sel di Basilicata, Carlo Petrone che aggiunge: “
Colpire la cultura significa distruggere uno degli elementi di cui la società ha bisogno.
In Basilicata dovremmo creare un interesse diffuso su questo tema, perché per affrontare efficacemente i problemi di crescita sociale e culturale abbiamo bisogno della società, per cui è necessario una rivalutazione dello spirito critico delle nostre popolazioni.
Ecco perché il terreno culturale sarà determinante nei prossimi anni.
Sui temi della conoscenza, del benessere, della qualità della vita, della comunicazione e dell'informazione- prosegue Petrone – avverto un limite nella discussione in Basilicata.
Penso che dovremmo indicare un insieme di valori e principi e predisporre un pacchetto di proposte di sostegno e di sviluppo delle possibilità culturali e di ricerca, cui devono seguire finanziamenti adeguati e leggi innovative. Dovremmo riflettere sulla necessità di fornire un governo unitario e regole certe al settore della cultura e della produzione culturale, perché le Istituzioni devono offrire opportunità, non schierarsi.
Un maggiore ruolo di governo, quindi, di questi settori che devono reggere all’attacco del Governo nazionale, sotto i cui fendenti rischiano di sparire definitivamente.
Un impegno di tutti – conclude Petrone – perché si tratta di crescita culturale, qualità della vita e di concrete possibilità di lavoro e occupazione.”
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