Cornacchione (Api), lavoro Martorano merita rispetto

“Non partecipiamo al fuoco incrociato destra-sinistra contro l’assessore regionale alla Sanità Attilio Martorano perché riteniamo che il suo lavoro è solo all’inizio e merita il massimo rispetto, specie in vista della definizione del Piano Sanitario Regionale al quale tutti, alla pari, e non solo partiti, ma operatori del settore, organismi professionali e forze sociali dobbiamo concorrere”. Ad affermarlo è il coordinatore provinciale di Potenza dell’ApI, Magda Cornacchione, per la quale “proprio la Relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria delle Regioni nella sanità per gli esercizi 2008-2009 conferma che la situazione del nostro sistema sanitario regionale è migliore rispetto a tante altre Regioni del Sud, del Centro e del Nord. Dunque il riallineamento delle Regioni con la spesa sanitaria fuori controllo è un atto doveroso ed etico e deve rafforzare l'impegno, ad ogni livello, a superare vaste aree di spreco, purtroppo ancora esistenti, anche in relazione al Patto per la Salute siglato tra Governo e Regioni. Il grande senso di responsabilità mostrato da medici e farmacisti con i recenti accordi sottoscritti in Regione sono la testimonianza che gli operatori del comparto sanità – dice ancora Cornacchione – non si tirano indietro, pur a costo di grandi sacrifici personali o per le proprie attività aziendali. Quanto agli ospedali e alla rete di assistenza sanitaria, è evidente che, non è solo riconvertendo alcuni ospedali in RSA, che può essere affrontata la complessa problematica della efficienza dell' area sanitaria territoriale, stante per altro lo svuotamento operato da qualche anno nell' area della medicina extra-ospedaliera. Nel nuovo Piano vanno dunque definite concretamente in che modo e con quali risorse, per esempio, la diagnostica di primo e secondo livello potrà essere gestita come diramazione dell' ospedale sul territorio; diversamente il Sistema Sanitario Regionale, dopo la fase più volte denunciata dei ricoveri impropri avrà la triste sorte di depauperare ulteriormente il proprio fondo di dotazione a favore di altre regioni in grado di accogliere i nostri malati e per la diagnostica non rimarrà altro che il pagamento in proprio da parte degli utenti. Si tratta di temi strettamente legati a quello centrale della cosiddetta “governance sanitaria” che richiedono nuova concertazione tra tutti i soggetti interessati, mettendo al bando strumentalizzazioni, attacchi personali e contribuendo con i fatti a dissipare ogni tensione sociale perché la salute è un bene primario che come tale va tutelato quale interesse di tutti, senza ricorrere a toni demagogici. Sono peraltro convinta – continua l’esponente dell’ApI- che perseguendo migliore assistenza sul territorio ai cittadini, si aprano nuove possibilità di occupazione nel settore anche nella nostra regione, a partire dalle strutture di servizio sanitario nazionale, alle case di riposo, alle strutture di cura ed accoglienza, alle carceri, alle figure innovative come il farmacista di corsia negli ospedali, sino alle campagne di educazione alla salute ed al buon uso del farmaco. E' un impegno che sostengo specie in vista, tra due anni, dei primi laureati in Farmacia dell'Università degli studi della Basilicata, una facoltà che – aggiunge Cornacchione – favorirà l'accrescimento dell'attività di ricerca di base e promuoverà l'indotto ad una ricerca specialistica. Un impegno che procede di pari passo con quello di non perdere altri posti tra gli informatori scientifici come purtroppo sta accadendo da qualche anno”.
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