“In Consiglio regionale, che è la sede deputata alle scelte di programmazione, lavoreremo, nel rispetto di tutte le posizioni, per approfondire le questioni e realizzare la giusta sintesi nell’interesse della comunità regionale”
“Un nuovo accordo con il governo nazionale e con i soggetti economici interessati al settore energetico” viene sollecitato dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, che oggi a Viggiano ha portato il saluto dell’Assemblea alla giornata conclusiva della Conferenza su “Petrolio e Ambiente” voluta dalla Regione Basilicata. Folino ha parlato in particolare della necessità “di un nuovo piano per la sostenibilità delle attività energetiche, di un piano per arginare il dissesto idrogeologico e tutelare il suolo, la natura e il paesaggio, di un piano per le infrastrutture e i servizi per garantire una accessibilità dignitosa alla Basilicata”.
“In questa direzione – ha aggiunto – è apprezzabile il rapporto di collaborazione avviato fra il presidente De Filippo ed esponenti del governo nazionale. La Giunta regionale ha opportunamente aperto anche una fase di ascolto delle istanze delle comunità locali e del mondo dell’associazionismo, che deve continuare e permettere a tutte le posizioni di esprimersi compiutamente. In Consiglio regionale, che è la sede deputata alle scelte di programmazione, lavoreremo, nel rispetto di tutte le posizioni, per approfondire le questioni e realizzare la giusta sintesi nell’interesse della comunità regionale”.
“A più di un decennio dal complesso negoziato con l’Eni – ha detto ancora Folino – a cui è seguito negli anni successivi quello con la Total, in presenza cioè di due grandi concessioni e di una consolidata attività petrolifera, la riflessione sui temi ambientali va certamente aggiornata. Alla politica e alle istituzioni viene chiesto oggi un ulteriore sforzo di elaborazione, perché a partire da un’analisi delle attività esistenti e dei risultati delle politiche messe in atto in questi anni per conciliare la tutela ambientale con le attività estrattive, sia possibile aggiornare il complesso delle politiche pubbliche a sostegno dello sviluppo economico e sociale della Basilicata, con l’obiettivo di realizzare un nuovo e più avanzato equilibrio fra ambiente e sviluppo”.
“Del resto il rapporto fra ambiente e sviluppo – ha detto ancora il presidente del Consiglio regionale – è il nodo più importante per la Basilicata sin dall’unità d’Italia, come dimostrano tra l’altro gli scritti di Giustino Fortunato sul dissesto idrogeologico e sul depauperamento dell’ambiente. Un nodo che rimanda alla questione più complessiva dei rapporti fra la Basilicata e lo Stato. Se pensiamo agli eventi calamitosi di questi giorni, vediamo che sono il frutto di interventi delle amministrazioni dello Stato, a cominciare dalla diga di San Giuliano, che spesso è causa di inondazioni, alle altre dighe, che determino probabilmente fattori di erosione della costa ionica, ad opere viarie carenti dal punto di vista della sicurezza idrogeologica, come la statale 99 o, peggio ancora, la nuova statale 106, che ha finito per fare da argine al fiume Bradano, fino all’intervento finanziato negli anni ’80 dal Fio per la difesa del Basento, o alla carente manutenzione delle principali vie di accesso alla Basilicata, con il caso evidente della Basentana. A tutto ciò si aggiunge la rilevanza delle estrazioni petrolifere, e magari anche i depositi per lo stoccaggio del gas. Temi che richiedono, appunto, un nuovo patto fra Regione e Stato – ha concluso Folino – per declinare in maniera adeguata il concetto di sostenibilità, per tutelare l’ambiente e garantire uno sviluppo equilibrato del territorio”.