Coop. Alba I, Braia (Pd): “A me critiche ingenerose”

Il consigliere regionale si dice “sorpreso” dal fatto che gli si rimproveri “come abbia voluto rendere pubblico un problema che riguarda centinaia di cittadini”

“Mi sorprende come in nessuna delle numerose dichiarazioni, seguite a quelle del sottoscritto, si sia voluto affrontare il problema centrale del problema ovvero il rischio della perdita del finanziamento di quasi 600 mila euro da parte della cooperativa Alba I, per la mancata volontà di assegnare il suolo attraverso una procedura prevista dalle leggi vigenti e che se applicata per tempo avrebbe permesso di osservare la scadenza dal Dipartimento regionale ritenuta improrogabile in assenza di un documento ufficiale che ne indirizzi la procedura”. Lo ha detto il consigliere regionale Luca Braia (Pd), il quale si dice “sorpreso ancora di più dal fatto che mi si rimproveri come, in qualità di consigliere regionale, abbia voluto rendere pubblico, dopo oltre 3 mesi di inutili tentativi consumati in tutte le sedi opportune compreso incontri con Sindaco e capogruppo Pd, un problema che riguarda centinaia di cittadini della mia città ed il fatto che da 3 anni sono bloccati importanti risorse economiche regionali”.

“Rimango invece sconcertato – continua l’esponente politico – che tale rimprovero me lo faccia la segretaria del mio partito, Simonetta Guarino, a cui prima di tutti ho sottoposto la questione in ben tre occasioni alla presenza anche di consiglieri comunali del Pd e di vari partiti di maggioranza, invitandola ad organizzare tutti gli incontri che avesse ritenuto più opportuni (nel partito, di gruppo, di maggioranza), e ai vari livelli, pur di affrontare ed eventualmente risolvere positivamente la vicenda. Dopo tale sollecitazione, ho ricevuto solo assoluto silenzio.
Ricorda Braia che “tutti hanno parlato di trasparenza, di bandi pubblici e di pari diritti e condizioni per tutte le cooperative, posizione che nessuno ha mai negato, anzi, credo di aver più di tutti promosso e sostenuto, ma nessuno ha avuto il coraggio di dire, forse perché non interessa a nessuno, che se a tale procedura partecipa anche la Coop Alba I, si mette la stessa nella condizione di perdita del finanziamento sopra indicato con la conseguenza che per 23 famiglie può svanire la grande opportunità di usufruire di un finanziamento di cui hanno il diritto da oltre due anni di circa 24.000 euro e che tali preziose risorse economiche, potrebbero non essere più assegnate alla nostra città o provincia”.

“Molti – sostiene Braia – hanno criticato l’operato del sottoscritto per aver, con un comunicato forte ma nel contempo realistico, reso pubblico un problema che si è fatto diventare, spero mi sbagli, irrisolvibile, ma nessuno ha sottolineato che siamo in un periodo di difficoltà economica della nostra terra e che ogni opportunità economica esistente e che riusciamo a far arrivare nella nostra città o provincia, va non solo difesa, ma esaltata e fatta diventare un fattore di sviluppo e non osteggiata a tal punto da determinare tutte le condizione perché vada persa. Credo che si deve invece lavorare, sempre nell’alveo della legittimità e della trasparenza, a snellire le procedure burocratiche, potenziare e velocizzare gli uffici tecnici, utilizzare tutte le procedure tecnico-burocratiche più efficaci per recuperare il tempo perso e mettere il nostro sistema edilizio, fatto di cooperatori ed imprese private, nelle condizioni di non perdere una parte di quei 33 milioni di euro che con un lavoro fatto di concerto con il dipartimento Infrastrutture ed il Consiglio regionale saranno tra qualche mese messe a bando per consentire attraverso gli strumenti dell’edilizia agevolata e/o convenzionata per cooperative ed imprese la realizzazione di case a costo contenuto per le fasce sociali meno abbienti dell’intera regione Basilicata”.

“Questo era il senso e la provocazione di quel comunicato – conclude il consigliere regionale della maggioranza – che spero sia servito almeno a svegliare qualche dormiente coscienza e fungere da stimolo per fare sempre meglio, oltre che spero a risolvere il problema di merito. Il mio impegno in politica è volto esclusivamente al bene comune, all’interesse collettivo, a migliorare le condizioni della nostra città, della provincia e della Regione. Con coerenza, coraggio e lealtà ho sostenuto il sindaco Adduce, il Pd e questa maggioranza, che tutto potranno fare tranne che togliermi la libertà di ‘parlare’ e soprattutto di ‘pensare’”.

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