“Esorcizzare il passato, riscoprire la lucanità, turismo ecosostenibile e collegato all’ambiente, turismo e cultura”
“Quattro, le parole d’ordine a fronte di un vero sviluppo industriale nella nostra regione”. E’ quanto affermato dal presidente del Gruppo “Casini – Unione di Centro” in Consiglio regionale, Vincenzo Ruggiero.
“La prima: esorcizzare i paradossi del passato. E vale un caso per tutti, quello della Val Basento. Un paradosso costato 3 mila miliardi che, se spesi diversamente, avrebbero potuto produrre benessere ed invece, si sono tradotti in una fascia di disperazione fatta di 3.000 disoccupati. La seconda: riscoprire la lucanità. La nostra regione è ricca di saperi e sapori che, solo se ancorati fortemente al territorio d’origine, possono diventare e restare miniera inesauribile di identità e produttività. La terza: turismo ecosostenibile e collegato all’ambiente. Qualsiasi azione prescinda dall’ambiente o, peggio, depauperi e degradi un’area svilisce e taglia le gambe a qualsivoglia investimento. La quarta: turismo e cultura. Rivivere esperienze e percorsi nei luoghi d’origine provoca emozioni e crea forti motivazioni di visita e di ritorno. Il valore aggiunto della ‘cultura in loci’ è una ricchezza dalla quale il futuro del turismo lucano non può prescindere”.
“Per fortuna – conclude Ruggiero – contro le azioni rapaci del passato di cui siamo stati preda, oggi la classe dirigente di questa Regione si prepara al futuro industriale con sigle ed acronimi vincenti. Il nostro vocabolario si è arricchito di termini quali Piot, contratti di sviluppo, contratti d’area, contratti di rete. Un vocabolario che non resterà solo tale, ma che scoraggerà definitivamente imprenditoria ed intuizioni sotto il segno del vulpes mutat pilum non mores”.