Il Coordinatore dei gruppi di opposizione in seno al Consiglio comunale di Potenza, Giuseppe Molinari esprime delusione per il ruolo del capoluogo nei Piot.
“Potenza- evidenzia- ha rinunciato a svolger un ruolo da protagonista politico ed ha accettato una posizione subalterna nell’aderire al Piot per la montagna
potentina. Capofila del progetto, infatti, è il Comune di Abriola mentre per il polo delle Dolomiti lucane capofila è il Comune di Castelmezzano”.
“All’interno del Piot unico progetto che riguarda la città capoluogo è il percorso per arrivare da Potenza al lago del Pantano di Pignola. In località Pantano si vuole, invece, realizzare un campo da golf a 800 metri, idea
affascinante- sottolinea Molinari- ma riservata ad un pubblico molto selezionato. Al Pantano, inoltre, si rischia di allungare il cimitero degli impianti sportivi di cui l’area è già ricca. Il Comune di Potenza non è stato capace – continua – di individuare un attrattore turistico nella città come
potrebbero essere le scale mobili Santa Lucia, le più lunghe d’Europa. E’, inoltre, mancato del tutto il coinvolgimento dell’imprenditoria cittadina. Tra i compiti del Comune, infatti, vi è anche quello di promuovere lo sviluppo
economico con azioni e scelte amministrative che, invece, sono mancate. I due Piot sono fumosi e deboli per quanto riguarda il ruolo dei privati. Per privati intendo tutti gli enti e le associazioni che ricevono contributi pubblici. Alcuni di questi enti, tra l’altro, si sono già impegnati nei Pit producendo, però, risultati deludenti”.
Secondo Molinari c’è un altro aspetto da sottolineare in merito ai Piot: “la nostra intuizione di allargare il Piano strutturale metropolitano ad altri comuni oltre i dieci compresi è stata confermata – continua il Coordinatore dei
gruppi di opposizione – dalla decisione assunta dall’amministrazione di Potenza di accettare come capofila dei progetti Piot proprio comuni delle Dolomiti lucane e delle montagne Sellata e Pierfaone, esclusi, però, dal Psm”.
(bas – 04)