COLDIRETTI: TRAGUARDO STORICO PER LA DOCG ALL’AGLIANICO

“Il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (docg) rappresenterà sicuramente un traguardo prestigioso per l’Aglianico doc del Vulture che così entrerebbe nel panorama di vini prestigiosi e pluriblasonati al pari del Chianti e del Barolo”. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto, alla vigilia dell’audizione pubblica che si svolgerà domani 11 febbraio a Venosa presso la sala del Trono del castello Pirro del Balzo. “L’auspicio – ha continuato Quarto – è che tutti i produttori approvino all’unanimità il nuovo disciplinare proposto per ottenere la denominazione di “Aglianico del Vulture Docg” con la specificazione di “Superiore e Riserva”. La nuova regolamentazione per l’acquisizione del marchio docg consentirà non solo di poter far riferimento ad un vino di particolare pregio, ma di poter entrare in un mercato di consumatori più esigenti e dove il vino acquisterebbe un maggiore valore aggiunto. L’ Aglianico del Vulture – ha proseguito – è oggi conosciuto in tutto il mondo e, quindi, per la Basilicata rappresenta il prodotto di eccellenza su cui puntare per far conoscere il nostro territorio e le produzioni che da questo traggono origine. Coldiretti invita la stessa Regione a continuare ad accompagnare l’impegno dei produttori vitivinicoli e difendere la nuova strada di qualificazione e denominazione sui tavoli ministeriali che dopo l’audizione pubblica dovranno dare il placet definitivo al progetto. Bisognerà esplicitare che sul vino Aglianico si vuole costruire non semplicemente e solo la filiera vitivinicola, ma offrire – ha concluso Quarto – una marcia in più al settore agroalimentare lucano che oggi è ancora in grado, se opportunamente supportato, di poter fare da traino all’intera economia della Basilicata”.

Bas 04

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