Domani i segretari di zona della Coldiretti accompagneranno l’assessore all’Agricoltura Vilma Mazzocco a fare una ricognizione sui terreni duramente colpiti dall’esondazione dei fiumi. Vista l’entità dei danni, Coldiretti Basilicata chiede un impegno immediato e concreto da parte della Regione Basilicata per evitare i dissesti idrogeologici che ad ogni precipitazione eccezionale, arrecano gravi danni alle imprese agricole Migliaia di ettari di agrumeti e frutteti in produzione sommersi dall’acqua a rischio di asfissia radicale. Interi raccolti di agrumi persi. Migliaia di ettari di foraggere slavati e altrettanti terreni pronti alla semina resi impraticabili da frane e calanchi. Campi di ortive interamente portati via dall’acqua. Anche nella zona del Vulture non sono stati vendemmiati diversi vigneti poiché era impossibile entrare nei terreni: uva non raccolta sui vitigni di Aglianico DOC di Forenza, Acerenza e Maschito. Ingenti i danni anche alle infrastrutture: fabbricati e case rurali inondate, canali e serre distrutti. Duramente colpita la piana del Sinni, la Media Val D’Agri, il Metapontino. Ancora difficile quantizzare la perdita economica per le numerose imprese agricole coinvolte che pagheranno lo scotto per tutto il 2011. La causa del disastro va attribuita all’eccezionalità del fenomeno che ha portato alla rottura degli argini dei fiumi. “È arrivato il momento- ha affermato il Presidente Coldiretti Basilicata Piergiorgio Quarto- che la Regione metta in campo azioni concrete per evitare i disastri idrogeologici che arrecano serissimi danni all’agricoltura lucana. Come più volte chiesto, è necessario mettere in campo un serio ed efficace piano regionale di sicurezza idrogeologica. Attingendo dai fondi comunitari, è necessario provvedere al rinforzo degli argini e alla pulizia dei letti dei fiumi, ad una manutenzione costante e ad una pulizia puntuale dei canali di scolo e ad altre opere di tenuta del suolo regionale atte ad evitare che precipitazioni eccezionali mettano in ginocchio il comparto agricolo. Un piano incisivo che preveda l’azione sinergica degli Assessorati Regionali (Infrastrutture, Ambiente e Agricoltura), consorzi di bonifica e aziende agricole, riconoscendo a queste ultime un’azione attiva attraverso l’istituzione di contratti territoriali per la manutenzione da stipulare tra imprese agricole e enti locali. Non è possibile più aspettare. A giovarne non sarebbe solo l’agricoltura lucana, ma anche la tutela dell’intero paesaggio lucano.”
Bas 03