Il regista inglese Ken Loach, ospite della rassegna cinematografica CinemadaMare, ha visitato nella mattinata di ieri i Sassi di Matera, restandone suggestionato e incantato. Un’ammirazione tale da spingere il Maestro ad affermare che: “Ci ritornerò ancora, ma la prossima volta in inverno”. E non solo perché stavolta c’era un sole cocente, ma perché “con il cambiare delle stagioni si apprezzano particolari sempre nuovi e diversi”. Un commento, che solo una persona dotata di un “occhio cinematografico” come il suo poteva fare.
E’ stato lo stesso Loach a chiedere al direttore Franco Rina, di poter visitare i Sassi. Così, durante il viaggio che lo accompagnava all’aeroporto di Bari per il ritorno in patria, c’è stata una breve tappa a Matera, con un ristretto gruppo di collaboratori e con il poeta materano Roberto Linzalone, cicerone per l’occasione. Loach ha avuto il tempo per contemplare le bellezze naturali del capoluogo materano che può senza dubbio considerarsi il cuore del cinema lucano. Che fosse molto interessato, lo si è capito dalle numerose domande che rivolgeva, tra le quali: “A che epoca risalgono? Cosa stanno facendo per promuoverli? Come si comporta la politica? Quali film hanno girato?”. A quest’ultima domanda, gli è stato risposto citando anche il kolossal di Mel Gibson ‘La Passione di Cristo’, che ha dato ai luoghi una ribalta mondiale, immediata la risposta: “Preferisco ricordarlo come il luogo in cui ha girato Pasolini”. Il presidente della provincia Franco Stella si è recato a fargli visita per un breve saluto, regalandogli un libro. Dopo di che Loach, dispiaciuto per non aver più tempo da dedicare a “questa incantevole città”, ha salutato tutti. La carovana di CinemadaMare, invece, ritornerà nei Sassi il 17 agosto, per dare la possibilità a tutti i cineasti di apprezzare questo meraviglioso set naturale.
Continua, intanto, a Nova Siri la rassegna dei film in concorso che saranno proiettati stasera (13 agosto) alle ore 21,00 in piazza Massimo Troisi: “Vorrei che fossi qui” di Francesco Rizzo (Italia, fiction, 7 min.), “Lastrain” di Tony Lopez e David Sanz (Spagna, fiction, 23 min.), “Ahate pasa” di Koldo Almandoz (Spagna, documentario, 12 min.), “Una vida mejor” di Luis Fernández Reneo (Spagna, fiction, 15 min.), “Day before yesterday” di Patricia Chica (Canada, fiction, 12 min.), “L’arbitro” di Paolo Zucca (Italia, fiction, 15 min.) e “Habibi” di Davide del Degan (Italia, fiction, 22 min.).
Ha vinto la serata dell’11 agosto, andando in finale, “L’ape e il vento”, film italiano di Massimiliano Camaiti.
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