“L’incontro previsto per il giorno 31 Marzo 2011 a Melfi convocato ai massimi livelli di responsabilità pone le basi per poter definire “contrattualmente” una soluzione in materia di organizzazione del lavoro (Ergo-Uas) e relazioni sindacali. Così come già accaduto a Melfi almeno negli ultimi 7 anni, su orario di lavoro, salario, occupazione, organizzazione del lavoro, tempi di lavoro e relazioni sindacali, materie su cui si è sempre trovato un accordo, approvato dai lavoratori, che coniugando le esigenze aziendali legate alla produttività con le richieste dei lavoratori in materia di condizioni di vita di lavoro e di sicurezza hanno salvaguardato non solo la strategicità produttiva del sistema produttivo di Melfi, ma hanno anche difeso il sistema di regole e di diritti”.
Lo afferma in una comunicato Giuseppe Cillis della segreteria provinciale Cgil Potenza.
“Il sistema di regole – prosegue – è il principale indicatore del livello di democrazia, di tolleranza reciproca, di partecipazione possibile nei luoghi di lavoro. La definizione di un sistema di regole che entrambe le parti si impegnano a rispettare fino a quando non saranno cambiate è il modo nel quale concretamente lavoratori e impresa si riconoscono come soggetti di pari dignità e decidono di non affidare la determinazione delle condizioni di lavoro e dei loro rapporti alla pura e semplice oscillazione dei rapporti di forza.
Ritengo che sia necessario affermare una concezione democratica dell’industria, che ne fa il luogo della mediazione sociale tra imprese e lavoratori. Se, infatti, gli interessi sono irriducibili, la mediazione è necessaria. Vale a dire che gli interessi dei lavoratori e quelli dell’impresa per poter cooperare debbono riuscire a mediarsi, a trovare un possibile punto di equilibrio tra di loro attraverso la contrattazione sindacale.
La contrattazione sindacale – conclude Cillis – diventa lo strumento attraverso il quale si esercita, in modo consensuale e non autoritario, la regolazione degli interessi e la democrazia sindacale la strada della partecipazione dei lavoratori con il voto per la validazione degli accordi”.
BAS 05