Se in Italia un’azienda agricola su tre è condotta da donne, in Basilicata la percentuale è superiore e si attesta al 44 per cento, a conferma che il comparto agricolo è uno dei settori produttivi dove il tasso di femminilizzazione è più alto.
E’ quanto riferisce una nota della Cia di Basilicata.
Al 31 dicembre 2009 su oltre 20 mila aziende agricole sono 8 mila quelle con titolari una donna e ben 12 mila quelle comunque con presenze femminili. Le imprese femminili in agricoltura però soffrono in questo momento di una flessione del loro numero, sebbene in misura minore delle imprese totali, nell’ambito della generale crisi del settore agricolo. Crisi che si fa ogni giorno più grave e richiede misure d’emergenza e programmi a breve-medio termine.
Da queste premesse ha preso avvio oggi a Potenza il dibattito dell’Assemblea elettiva regionale di “Donne in Campo”, Associazione della Cia di Basilicata che ha scelto come tema centrale “Donne Protagoniste dell’Agricoltura Lucana innovativa e sostenibile”.
“L’ingresso delle donne da protagoniste nel mondo agricolo – ha sottolineato la presidente regionale di Donne in Campo Basilicata, Giovanna Perruolo – ha portato con sé una serie di fenomeni positivi. I saperi antichi delle donne, l’arte dell’accoglienza, l’arte della trasformazione dei prodotti, ed altre attività che hanno sempre fatto parte della vita quotidiana delle donne rurali, diventano fattori di impresa, utili ad integrare i redditi agricoli. Questa flessibilità a nuove scelte, ha anticipato molti aspetti della multifunzionalità, ormai al centro delle nuove strategie dell’Unione Europea. Altro importante elemento di novità che caratterizza l’impresa femminile in agricoltura è la netta propensione delle donne a creare ponti con la società, rompendo quell’isolamento e quel conservatorismo che da sempre ha caratterizzato il mondo agricolo”.
Tutto ciò – ha evidenziato Paolo Carbone, vice presidente regionale della Cia – configura le donne come determinanti e protagoniste nell’attuazione del “Patto con la società” che la Cia pone a fondamento delle sue scelte strategiche”.
“Il nuovo anno costituisce, di fatto – ha detto il presidente della Cia lucana Donato Distefano – l’avvio del nuovo periodo di programmazione della politica di coesione e sviluppo rurale. Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, rappresenta dunque per l’imprenditoria femminile un’opportunità da utilizzare per rilanciare l’impegno delle imprenditrici agricole che hanno deciso di raccogliere la sfida e sono impegnate in un settore difficile”.
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