L’autunno, e le piogge legate alla stagione, non deve far dimenticare il dramma del Basento. Non ci si può dimenticare l’inquinamento che lo sta uccidendo e la violenza dei suoi frequenti straripamenti che corrodono gli argini, deviano il letto, travolgono gabbie e abbattono muri costosamente costruiti.
Lo dichiarano Giovanni Caserta e Pio Abiusi del Centro di Iniziativa e di Analisi
Culturale e Politica di Matera. “Esperti – si legge nella nota – dicono che la mancata manutenzione comporta la movimentazione e l’asporto di materiale inerte in modo continuo in tutta l’area; la pulizia della vegetazione spontanea; la ricalibratura delle sezioni trasversali mediante sia asporto che movimentazione di materiale in alveo; la difesa delle sponde con massi ciclopici e sistemazione di repellenti nelle curve.
Verificato, ancora una volta, lo stato di inerzia degli Enti preposti – concludono Giovanni Caserta e Pio Abiusi – abbiamo chiesto al Commissario della Comunità Montana, Francesco Auletta – di farsi promotore di una giornata di studio per verificare responsabilità politiche e eventuali errate valutazioni ecologiche”.
Bas 03