“Il modello lucano di “Sindacato agricolo del territorio”, per favorire una rinnovata competitività economica e produttiva in agricoltura facendo diventare le imprese dei campi leva e strumento dei processi economici e di sviluppo locale passa attraverso un nuovo sistema Confederale e un nuovo modo di fare sindacato e rappresentanza nel sempre più complesso e variegato mondo agricolo”. Lo ha sostenuto Donato Distefano presidente regionale Cia Basilicata, sottolineando che “è l’impegno prioritario per il 2010 della Cia lucana per rispondere in maniera più adeguata alle nuove esigenze dell’imprenditore agricolo lucano derivanti dalla drammatica crisi che si trascina da anni. Un impegno che intendiamo portare a compimento con la stagione congressuale che vedrà protagonisti in Basilicata circa 30 mila tra agricoltori-produttori, pensionati, giovani, donne (oltre 800 mila in tutt’Italia).
Non partiamo da zero: il modello che come Cia della Basilicata abbiamo sperimentato nell’ultimo triennio e che ci viene riconosciuto come “esempio” da seguire in altre realtà regionali – afferma Distefano – è un primo importante punto di riferimento. Come la rete di assistenza tecnica alle imprese agricole della Basilicata che stiamo mettendo a punto per costruire, attraverso l’opportunità dei Bandi del Psr 2007-2013, un nuovo e più efficace modello di impresa competitiva. Parte integrante del nostro patrimonio di “sindacato agricolo” è senza dubbio il “Nuovo Patto con la societa'” rilanciato a novembre scorso a Scanzano Jonico e presentato successivamente a Roma nella manifestazione presso il Cnel, fondato sul riconoscimento del contributo dell'agricoltura allo sviluppo ed all'occupazione, al benessere sociale nella sua accezione piu' ampia: qualita' della vita, coesione sociale, biodiversita', ambiente, paesaggio.
Nelle economie sviluppate il valore dell'agricoltura produttiva non si misura solo come componente del Pil, ma nella capacita' di trasformare la ricchezza del prodotto agricolo in una leva strategica che consenta agli agricoltori di produrre reddito, soddisfacendo bisogni collettivi. Dunque, la nuova ed efficace impostazione di strategia confederale poggia su alcune macro opzioni che con la prossima fase assembleare intendiamo realizzare e strutturare di pari passo con un’autoriforma della confederazione”.
BAS 03