“Più equità sociale e meno sprechi. Sono, però, indispensabili misure in grado di far recuperare il potere d’acquisto delle pensioni e dei redditi fissi, entrambi fortemente indeboliti dalle vicende dell’economia di questi ultimi anni”. E’ quanto sottolinea l’Anp-Associazione nazionale pensionati della Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha lanciato una campagna di mobilitazione che, attraverso le assemblee territoriali vuole sviluppare tra gli associati una capillare informazione ed un’azione di pressione affinché l’azione del Governo vada nella giusta direzione.
“Almeno il 25% degli agricoltori pensionati lucani è impegnato direttamente nella gestione delle aziende agricole della Basilicata. E’ una caratteristica dell’agricoltura lucana che da una parte testimonia il ruolo ancora attivo della terza età nei campi e dall’altra impone un’attenzione maggiore, specie a livello istituzionale, per dare risposte alla domanda di servizi socio-sanitari e civili adeguati nelle aree rurali.
Intanto, i pensionati lucani (complessivamente 230mila) che hanno un reddito più basso vivono nelle aree e nei comuni rurali: in media ogni pensionato lucano riceve un assegno mensile di 632 euro in provincia di Matera e di 550 euro in quella di Potenza. Una quota vicino al 28% dei nuclei familiari della nostra regione è considerata sulla soglia della povertà; il 12,8% delle famiglie nel corso dell’anno non ha avuto soldi per gli acquisti di generi alimentari; il 22,6% non si è potuto permettere spese mediche.
Da noi hanno un significato maggiore -afferma il presidente dell’Anp-Cia Giovanni Bulfaro- le proposte di aumentare le pensioni minime fino a 600 euro mensili e realizzare un alleggerimento fiscale abbassando l’aliquota inferiore dal 23-al 20 per cento e portando la soglia degli incapienti al livello delle 600 euro di pensione mensili. Va definito, inoltre, un piano per portare, in pochi anni, le pensioni minime fino alla soglia di povertà prevista dall’Istat. L’adozione di tale provvedimento –continua il presidente dell’Anp-Cia- deve, comunque, mantenere il differenziale tra i vari trattamenti, al fine di premiare coloro che hanno versato regolarmente i contributi. In questa logica va realizzata la lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, che deve vedere un impegno comune del Governo, delle Regioni e dei Comuni in un’azione concertata di lotta alle condizioni di disagio che vivono molte persone meno fortunate”.
(bas – 04)