CIA, LIBERTA' DI IMPRESA LIMITATA DALLA BUROCRAZIA

“La libertà d’impresa si conquista con altre azioni, basterebbe tagliare ‘i tentacoli mortali’ della burocrazia, che oggi asfissiano in maniera opprimente le aziende, per garantire agli imprenditori maggiori libertà d’intrapresa e di manovra”. E’ quanto sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Donato Distefano in merito al disegno di legge del governo. Oggi l’onere burocratico per l’imprenditoria italiana – aggiunge – ha un costo annuo che supera i 15 miliardi di euro, di cui più di 3 miliardi di euro per la sola agricoltura. D’altra parte, la nostra Costituzione prevede già la libera iniziativa economica e d'impresa. Distefano ricorda in proposito il “dossier” della Cia sulla burocrazia: ventitre chili tra domande, documenti, bolli, moduli, attestati di pagamento: ogni anno un’azienda di piccole e medie proporzioni produce un materiale burocratico cartaceo che messo in fila raggiunge i 3,5 chilometri, a cui si aggiunge un “tour de force” di 52 ore di file interminabili, di peregrinaggi tra un ufficio e l’altro, tra una posta e una banca, tra il Comune, la Provincia, la Regione, l’Alsia. E’ l’effetto del “contatto” degli agricoltori con la macchina dell’apparato pubblico dal quale hanno preso le mosse le iniziative decise dalla Cia sotto lo slogan “Burocrazia, dacci un taglio”, con la raccolta in Basilicata di alcune decine di migliaia di firme della Petizione popolare rivolta al Presidente del Consiglio attraverso la quale si intendono ridurre gli oneri della “macchina amministrativa” che comprimono imprese e cittadini.
“I motivi che ci hanno spinto a promuovere l’iniziativa -ha detto ancora il presidente della Cia- risiedono tutti nelle grandi difficoltà che la burocrazia in Italia (la più opprimente tra i Paesi dell’Ue) pone alle aziende che, in questo modo, sono schiacciate da costi notevoli, sia di carattere economico che di tempi lavorativi”.
“Abbiamo a che fare -ha evidenziato – con un vero e proprio ‘mostro’ dai mille tentacoli che impedisce di sviluppare in maniera adeguata l’attività imprenditoriale. Con la Petizione vogliamo porre la parola fine a questa assurdità. Insomma, intendiamo assicurare nei rapporti con la pubblica amministrazione la certezza di tempi e il riconoscimento dei diritti, semplificare i rapporti tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione, ridurre il costo della burocrazia, valorizzare la sussidiarietà verticale e orizzontale”.
BAS 02

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