Cia: costi carburanti insopportabili

Mentre è passato un nuovo anno nella vana attesa del provvedimento di sconto benzina per gli automobilisti lucani, il mondo agricolo è costretto a rilanciare la richiesta al Governo per alleggerire un minimo gli asfissianti costi di produzione per le imprese agricole, rintroducendo almeno il bonus sui carburanti per i quali si prevedono già da gennaio 2011 nuovi rincari: è la sollecitazione della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata. Tra l’altro, più si abbassano le temperature e maggiore è il dispendio per riscaldare le serre. Insomma, per l’agricoltura piove sul bagnato. Ora apprendiamo, da notizie di stampa, che il Governo avrebbe concesso il bonus benzina scongiurando così la serrata dei benzinai: l’Esecutivo applica la regola di ‘figli e figliastri’”. Una regola – sostiene la Cia – che suona come una beffa nella Basilicata del petrolio e del gas che non portano nessun beneficio diretto agli agricoltori, anzi, va ribadito che nemmeno un euro delle royalties è stato mai speso per l’agricoltura.
Anche se il protocollo di intesa siglato ieri fra Regione, Province e SEL riguarda aspetti di bollette energetiche di Enti Locali e famiglie, a noi – si legge nella nota della Cia – resta l’amaro in bocca. Per questo gli agricoltori da tempo rivendicano la possibilità di diventare “produttori di energia alternativa” attraverso la realizzazione di mini-impianti (eolici, fotovoltaici, biomasse, idroelettrici, da processi agronomici) innanzitutto per l’auto-approvvigionamento delle aziende agricole. Ma i tempi imposti dall’Enel ed avallati dall’Autorità Energia Elettrica e Gas sono troppo lunghi e scoraggiano gli imprenditori agricoli: il tempo necessario per la realizzazione delle opere per la connessione alla rete elettrica è stimato dall’Enel in 16 mesi per la realizzazione del nuovo impianto di trasformazione (CP) 150/20 Kv; 20 mesi per la realizzazione della Stazione RTN 380/150 Kv; 16 mesi per la nuova S.E. RTN fino a 150 Kv; 8 mesi più un mese al Km per i raccordi alle linee RTN. Se a tutto ciò si aggiungono i tempi relativi all’ìter autorizzativo si deve calcolare – secondo la Cia – in media non meno di sei anni prima che un’azienda agricola possa allacciare il proprio mini-impianto energetico alla rete Enel. In sintesi – conclude la nota – sia consentito alle aziende agricole lucane, che non avranno benefici da petrolio e gas nemmeno nel 2011, almeno di raggiungere l’auto-approvvigionamento energetico.
bas 03

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