Centro Oli Eni, Autilio: intervenire celermente

Con una interrogazione il consigliere di Italia dei valori chiede di “intervenire subito presso il Centro oli Eni di Viggiano per porre rimedio alla situazione relativa alla contaminazione delle acque sotterranee”

“Un’iniziativa urgente del presidente De Filippo e degli assessori all’ Ambiente, Agatino Mancusi e alla Salute, Attilio Martorano, ciascuno per la propria responsabilità derivante dalle funzioni di governo e dalle deleghe assessorili, in merito all’allarmante situazione riscontrata dall’attività di monitoraggio dell’Arpab nell’ambito del Piano di monitoraggio delle acque sotterranee – Centro Oli Eni di Viggiano (Val D'Agri)”è stata sollecitata dal consigliere regionale di Idv Antonio Autilio con un’interrogazione.

Autilio riferisce che “l’Arpab ha eseguito attività di controllo con prelievi dal 7 giugno al 22 luglio ultimo scorso, in tre punti diversi del Centro Oli e dopo successive analisi di laboratorio ha segnalato al Dipartimento Ambiente della Regione, al Settore Ambiente della Provincia di Potenza e al Comune di Viggiano, ai sensi dell'articolo 244 comma 1 Decreto legislativo I52106, che sono stati riscontrati livelli di concentrazione per Manganese, Solfati, Benzene e Toluene superiori alle concentrazioni soglia previsti dalla normativa in vigore”.

Il consigliere di Idv sottolinea che “in più occasioni la Giunta, su sollecitazione del Consiglio, di gruppi consiliari e singoli consiglieri, ha ribadito l’impegno a garantire il controllo dell’impatto dell’attività del Centro Oli Eni di Viggiano sui tre fattori essenziali, quali l’acqua (con evidente riferimento alle sorgenti sotterranee), l’aria e il territorio circostante l’impianto”.

“E’ il caso di ricordare – afferma Autilio – che tra gli assi strategici e le linee d’azione alla base del documento sottoscritto con il Governo al primo punto è scritto testualmente ‘prevenzione, tutela dell’ambiente e del territorio, mantenimento delle qualità ambientali sono assunti come precondizione dello sfruttamento delle risorse energetiche fossili della Basilicata’. Questo significa, come abbiamo sostenuto con la delega alla Giunta a firmare il Memorandum d’Intesa, che ci sono fattori non negoziabili e che come tali chiedono da parte dell’Eni il massimo rispetto. Continuerò a seguire – assicura Autilio – l’evoluzione della situazione e a sollecitare di tenere alta la guardia da ogni rischio di inquinamento delle falde acquifere della Val d’Agri, comprensorio che oltre ad essere macrofornitore di idrocarburi lo è anche di risorse idriche”.

 

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