L’Import Shop, il Global Market dei prodotti artigianali e agroalimentari di Berlino a cui hanno recentemente aderito la Camera di Commercio e l'Amministrazione Provinciale di Potenza nell’ambito di una missione congiunta, ha confermato la tendenza messa in evidenza da altri eventi fieristici tenuti in Germania: “I consumatori e i buyer tedeschi apprezzano sempre di più il made in Basilicata, accreditandolo di grandi potenzialità – spiega il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte –, ma c’è bisogno che emerga la forza di un paniere rappresentativo del territorio, più che dei singoli prodotti, sia pure caratterizzati dall’eccellenza”.
Un input che alcune aziende del potentino stanno cogliendo, proponendosi insieme all’interno di eventi fieristici e ragionando sull’ipotesi di stipulare contratti di rete per fare massa critica e consentirsi economie di scala fino ad oggi impensabili, concentrando l’attenzione sugli aspetti della logistica, della commercializzazione, della promo-comunicazione e dell’innovazione tecnologica su cui investire idee e risorse comuni.
“Da anni si parla di ‘fare sistema’ ma è un concetto che dal basso, per diverse ragioni, non si è mai concretizzato – conferma Sergio Centola, dell’omonima azienda che produce e commercializza prodotti da forno -. Oggi è finalmente arrivato il momento di invertire la tendenza, nella consapevolezza che la competitività a livello mondiale rischia di stritolare le piccole e piccolissime realtà produttive che continuano ad isolarsi. Grazie alle esperienze realizzate nell’ambito del progetto ‘Verso l’internazionalizzazione’ della Camera di Commercio e del Distretto del Vulture, abbiamo deciso di realizzare i primi test e oggi siamo pronti a concretizzare un’aggregazione produttiva per dare sostanza ad un paniere tipico e di qualità da proporre sui mercati esteri, rafforzando l’azione di promo-commercializzazione. Oltre a lavorare per vendere di più e meglio, ci auguriamo di dare maggiore visibilità e riconoscibilità al territorio della nostra provincia, generando ricadute per l’intero comparto agroalimentare”.