“Il ritrovamento del corpo di Elisa Claps e l'oramai accertato fatto che quel corpo sia sempre rimasto all'interno dei locali della Santissima Trinità di Potenza – ultimo posto in cui è entrata viva per uscirne cadavere dopo 17 anni – rappresentano uno dei peggiori spaccati di storia lucana. Così come quasi inenarrabile sono le storie di depistaggi, di occultamenti, di complicità e di silenzi che hanno attraversato questi lunghissimi diciassette anni”. E’ quanto afferma in un comunicato il segretario provinciale del Prc Potenza Francesco Cirigliano.
“Oggi, come abbiamo più di una volta ribadito, – aggiunge – non è più il giorno dei silenzi ma quello della verità che dev’essere accertata in tutta la sua drammatica portata. Ed è anche il giorno delle azioni concrete. Come ho avuto modo di fare nei giorni immediatamente dopo il ritrovamento del corpo di Elisa, al di là di quello che dice il diritto canonico in materia di 'sacralità' di un luogo, ritengo che quella chiesa non possa assolutamente ritornare ad essere un posto di preghiera, ma deve diventare subito uno spazio sociale da destinare a quante e quanti hanno negli anni lavorato per denunciare i grumi grigi che hanno caratterizzato le storie più buie di questa terra”.
Rifondazione Comunista – sottolinea Cirigliano – continuerà a rimanere al fianco di Gildo, Luciano e mamma Filomena, che in questi anni si sono sempre battuti per conoscere la verità – finora negatagli – circa la scomparsa della loro cara Elisa; così come continuerà a rimanere al fianco di mamma Olimpia, che da anni chiede verità sulla morte di suo figlio Luca Orioli e della sua fidanzata Marirosa; al fianco di Rossana Flora, sorella della giovane insegnante Maria Antonietta, anche lei scomparsa e della quale non si è più saputo nulla. Rimarremo al fianco di Libera e dei suoi animatori – ai quali non sono mancate infami ed insulse accuse per il loro lavoro di ricerca della verità – affinchè si riesca ad arrivare alle troppe 'verità nascoste' che stanno dietro a tanti e troppi episodi di questa terra così a lungo dipinta come isola felice”.
BAS 05