“Il lavoro sommerso e il caporalato sono un problema oltre che per lo Stato e per i lavoratori dipendenti, anche per le imprese in regola che adempiono puntualmente agli obblighi burocratici ed economici connessi ai rapporti di lavoro”.
Lo ha detto il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano con riferimento all’esito dei controlli in tutta Italia che ha visto 235 persone identificate, 3 arresti e coinvolto nei controlli anche il territorio della Regione Basilicata.
Per il sindacalista, “va subito affermato che gli organi di controllo non hanno riscontrato nel territorio lucano evidenti situazioni di sfruttamento della manodopera durante l'operazione. Nel territorio materano, in special modo nella fascia ionica/metapontina proposte e progetti continui andrebbero propagandati per trovare una soluzione. Il caporalato è un problema nel problema, fenomeno da combattere all’origine, colpendo le aziende che violano le norme sul lavoro. Creare una ‘Rete del lavoro di qualità’, un osservatorio specialmente nei settori agricoli e manifatturieri, sarebbe importante. L’Ugl Matera ha sempre prestato attenzione al deprecabile fenomeno del lavoro sommerso. In materia di vigilanza, la nostra o.s. non si sottrae all’introduzione di nuove sanzioni, oltre a quelle, numerose, che già esistono, ma auspica soprattutto una migliore attività di prevenzione da parte degli Organi di vigilanza nella selezione delle aziende da ispezionare e una maggiore attenzione alle violazioni più gravi, rispetto alle irregolarità formali. Per l’Ugl sarebbe auspicabile che la politica in materia del lavoro introducesse elementi di premialità per le aziende più virtuose. Ogni lavoro deve essere dignitoso. Allora – prosegue Giordano – per l’Ugl è sacrosanto rafforzare il profilo sanzionatorio, chiediamo che le attività di controllo si concentrino sulle aziende che inquinano il mercato, non su quelle aziende sane alle quali bisogna garantire tutti gli eventuali supporti previsti dalle norme in tema di servizi e trasporto. La lotta all’illegalità, problema sul quale siamo intervenuti ripetutamente, si fa con i fatti e non con la solita e fallimentare politica dell’attuale governo lucano”.
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