“Confusione e approssimazione sull’assestamento di bilancio 2011”: è l’opinione del consigliere regionale del Pdl, Mariano Pici
“Ancora una volta – dice Pici – il Consiglio regionale è stato chiamato a discutere di un provvedimento inadeguato ed inefficace rispetto alle esigenze sociali ed economiche della regione. Gli osservatori nazionali e regionali (Istat, Svimez, Osservatorio economico – Unioncamere) delineano, infatti, un quadro desolante della regione dai risvolti sociali drammatici: calo demografico, migrazione dei giovani laureati e aumento della dipendenza dei giovani dalle famiglie, aumento della quota di anziani e di inoccupati, crescita del tasso di disoccupazione, contrazione nella dotazione dei servizi socio – assistenziali, aumento dei fenomeni di marginalizzazione e di povertà. Uno su tutti: il rapporto Istat 2010 descrive la Basilicata come la regione con più poveri d’Italia, l’incidenza di povertà nella nostra regione è del 28,3 per cento. Prima assoluta. Seguono la Sicilia con il 27 per cento e la Calabria con il 26”.
“Al Consiglio regionale – sostiene Pici – è mancato, altresì, un interlocutore necessario per poter verificare in modo puntuale la compatibilità della programmazione regionale con le disponibilità finanziarie, non disponendo la Giunta regionale della Basilicata di un Assessore al Bilancio.
La Giunta De Filippo con la manovra di assestamento ha proceduto a tagli in modo del tutto approssimativo in settori e servizi vitali per la regione al solo scopo di colmare il deficit accumulato a causa di una spesa inadeguata. Sono stati riallineati i conti e non si è intervenuto sulle vere spese improduttive e sulle centrali di spesa strutturali. Le disposizioni contenute nell’assestamento non sono risposte efficaci e capaci di coniugare l’indispensabile rigore economico che la difficile situazione regionale e nazionale impone, con la buona e fattiva amministrazione. Abbiamo di fronte – conclude Pici – una regione affamata di sviluppo che, invece, fa i conti con politiche di spesa inefficaci e inadeguate rispetto alle sue esigenze di crescita”.