Belisario: su trasparenza Idv non secondo a nessuno

"L’Italia dei Valori sui temi della legalità e della trasparenza vince il confronto contro chiunque". Lo afferma il capogruppo al Senato del partito Felice Belisario. "Chi fa politica – spiega –  sa di dover essere, ed anche apparire, trasparente e lineare nei propri comportamenti. Sa anche che i mezzi di informazione – è il loro mestiere – possono fare cronaca puntuale e critica feroce, evitando di cadere in giudizi sommari, cattiverie e falsità. Ho letto sulla stampa di questi giorni critiche al mio partito, e a me personalmente, su presunte assunzioni combinate di lavoratori interinali, spacciati peraltro per dipendenti regionali. Respingiamo, io e il mio partito, ogni malevola insinuazione che, se dovesse continuare, meriterà altra forma di risposta. In ogni caso chiariamo subito: siamo noi a chiedere pubblici processi in piazza, pronti a sfidare chiunque abbia pensato maldestramente di poterci mettere in un angolo".
"Ben vengano – conclude Belisario – in piazza, davanti ai cittadini, i confronti con tutti, di ogni colore e di ogni collocazione, sul modo di governare, sulla gestione, sugli affari e anche sul malaffare. Non temiamo proprio nulla, men che meno la partecipazione popolare: se il livello dell’asticella va messo sempre più in alto, siamo pronti a reggere e vincere la sfida".
"Per entrare nel merito e per quanto mi riguarda, non ho alcun rapporto con la società di somministrazione di lavoro interinale, non conosco le procedure di selezione, e, fino a prova contraria, sono certo che ognuno dei lavoratori abbia un curriculum valido. Purtroppo è stata messa al pubblico ludibrio, cosa squallida, una decina di incolpevoli lavoratori precari che guadagnano meno di 800 euro al mese per dieci mesi. Una vera vergogna!!! Non l’ho mai fatto e non è mia abitudine favorire amici, tanto meno parenti o affini, e quindi non ho nulla da giustificare né, tanto meno, da temere. Ma ora sono io che chiedo la pubblicità di tutti i lavoratori assunti, interinali e non, delle consulenze, delle nomine a vario titolo, di quelle dirigenziali, a tutti i livelli, regionale, provinciali, comunali e negli enti strumentali, mentre guardo con attenzione e curiosità all’esito dei concorsi regionali in corso. Mi spiace, ma dinanzi alle diffamazioni più che il ricorso all’autorità giudiziaria, serve prima di tutto e immediatamente la prova verità. Facciamola in fretta, prima delle vacanze estive: un dibattito pubblico in piazza a Potenza ed uno in piazza a Matera e trasmettiamoli in diretta streaming. Così dimostreremo se ci sono scheletri nell’armadio e chi li ha: i lucani capiranno fino in fondo il perché delle speculazioni strumentali di questi ultimi giorni.

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