Bando Pmi, Rosa (Pdl) ne chiede la sospensione

“Ben vengano politiche che possano favorire la crescita delle aziende, ma negli avvisi occorrono soglie di ammissibilità meno discrezionali e criteri di valutazione oggettivi”

“Innovazione tecnologica, sperimentazione di nuovi metodi e mezzi di produzione, ricerca di mercati competitivi, specie in un periodo di stagnazione economica, sono le carta vincente per il mondo produttivo. Poi se consideriamo i numeri e la debolezza del nostro tessuto economico, costellato di tante piccole e medie imprese, si può affermare che sono le uniche strade obbligate per una crescita reale delle aziende lucane”. Lo dichiara il consigliere regionale Gianni Rosa (Pdl), il quale ricorda che “ben vengano politiche che possano favorire questi processi, come l’avviso pubblico relativo alla ‘procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni e l’innovazione delle Pmi in Basilicata’ per il Programma operativo Fers Basilicata 2007/2013 approvato con la delibera n. 2183/2010. Ma è costume della Giunta regionale della Basilicata – aggiunge Rosa – di mettere un ‘controllo funzionale’ su ogni buona idea o iniziativa che riesce a snaturare e ad avvilire il tutto.
Un ‘marchio invisibile’ con il quale la partitocrazia divide buoni e cattivi, classifica amici e non, decide chi debba essere nelle ‘grazie’ del potere e chi messo fuori”. A parere del consigliere del Pdl si tratta di una “marchiatura su ogni vicenda socio economica della nostra società che denota la natura statalista, conservatrice ed illiberale di un sistema di potere che vuole dirigere ogni settore della società dall’individuo alla famiglia al mondo produttivo”.

“Questo bando pubblico, da apprezzare nell’idea, ha dei criteri di valutazione ambigui, funzionali a voler aiutare chi ha ‘il marchio di appartenenza’ alla nomenclatura e che bocciano, invece, chi vuole essere un semplice imprenditore. Infatti all’articolo 8 prevede, tra i criteri, anche quelli del ‘grado di innovatività della proposta progettuale e valutazione delle prospettive di mercato’, con una valutazione di tipo qualitativo. Essendo i punteggi attribuiti dai due criteri citati, fondamentali nel raggiungimento di una buona posizione in graduatoria, le domande di partecipazione sono alla mercé della valutazione da parte degli ‘esperti’.

“Da sottolineare che il simile bando pubblicato nel 2010 – aggiunge Rosa – non aveva questi criteri alquanto suscettibili di discrezionalità. Per questo ho sollecitato istituzionalmente la Giunta regionale ad un’immediata sospensione e all’indizione di un nuovo avviso con la formulazione di soglie di ammissibilità meno discrezionali e con criteri di valutazione oggettivi oppure di predisporre immediate direttive vincolanti a cui Sviluppo Basilicata spa, soggetto giudicante, non potrà derogare. Ho, pertanto, interrogato il presidente De Filippo sui motivi per i quali la Giunta regionale della Basilicata ha deciso di approvare un avviso pubblico con l’inserimento di soglie di valutazione suscettibili di enorme discrezionalità e perché non sono stati utilizzati gli stessi criteri per l’attribuzione dei punteggi del precedente bando”.

Il consigliere Rosa si domanda, infine: “Che l’anno scorso le imprese non siano state ‘riconoscenti’ verso il potere? Che gli imprenditori ‘gratificati’ non sono stati soggetti alla ‘marchiatura’?” “Il centrosinistra lucano – conclude l’esponente dell’opposizione – come quello nazionale, ha in sé il Dna del centralismo burocratico e della propensione al controllo sociale, favorito qui dai piccoli numeri demografici ed economici. Punta a elargire contentini pubblici e assistenziali per tenere spessa questa ‘coltre’ che copre e rabbuia la Basilicata”.

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