BANDI INDUSTRIE:VACCARO(UIL),PREMATURE VALUTAZIONI DI MERITO

“L’approccio del sindacato e dei lavoratori di fronte al programma della Giunta regionale per favorire investimenti e posti di lavoro in tre aree industriali nevralgiche per la tenuta dell’apparato produttivo lucano (Valbasento, Matera e Viggiano) deve essere improntato sulla consapevolezza che ogni risorsa finanziaria e ogni strumento messo in campo sono occasioni che daranno risultati se il livello di concertazione sociale farà il “salto di qualità” e se ciascuno – Regione, imprenditori e sindacati-laboratori – farà la propria parte. Per questo è prematuro fare opportune valutazioni di merito”. E’ il parere del segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro per il quale “intanto esternazioni a metà strada tra il politico e l’imprenditore e che finiscono semplicemente per ribadire le cose che non hanno sinora funzionato nelle politiche industriali regionali non consentono di fare alcun passo in avanti. E’ come se prevalesse la tesi che, siccome in passato ci sono stati programmi industriali che non hanno raggiunto gli obiettivi, bisogna rinunciare ad incentivare in Basilicata nuove industrie. È tempo, per tutti, – dice Vaccaro – di assumersi le proprie responsabilità per dare nuove ed efficaci regole al processo di industrializzazione e sviluppo. Servono, in sostanza, riforme serie che guardino non al breve ma al lungo periodo, collegando l’occupazione allo sviluppo a partire da una dose massiccia di incentivi alle imprese che assumono stabilmente lavoratori in maniera stabile e dal concreto decollo di un innovato sistema formativo che guardi ai reali bisogni delle aziende e dei territori. La UIL si assumerà le proprie responsabilità. Non giocheremo sulla pelle dei lavoratori puntando al ‘tanto peggio tanto meglio’. Ma – evidenzia il segretario della Uil – saremo inflessibili nella lotta agli sprechi, inefficienze, indolenze, che sono fenomeni sempre deteriori, ma oggi assolutamente immorali. Perciò chiederemo sempre e a gran voce che si operi uno scambio visibile e riscontrabile tra i sacrifici della collettività e i contenuti di innovazione e di equità delle scelte della politica. E’ la sfida che lanciamo alla politica regionale, ma anche al mondo dell’economia e della cultura”.
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