Per il consigliere regionale del Pdl “nella dialettica politica gli attori devono essere sempre e solo i politici e non gli apparati burocratici”
“Ho letto con piacere – afferma Rosa – la risposta da parte della burocrazia regionale ad una mia nota riguardante l’acquisto di sei auto blu alla modica cifra di 231.480 euro, in pieno ‘regime’ di contenimento delle spese inutili, predicato, ma non effettuato, in Regione. ‘La velina rossa’ giunta alla stampa – continua Rosa – dichiara che sono state acquistate per motivi di sicurezza, essendo le vecchie auto obsolete e, quindi, pericolose per l’incolumità personale. Il dirigente, tra l’altro, sottolinea che non saranno a disposizione esclusiva degli assessori, ma a disposizione di tutti, Giunta e dirigenti quando saranno impegnati in ‘missioni diplomatiche di rappresentanza’, girando l’Italia in lungo e largo. Comunque, rimane la spesa esagerata per l’acquisto delle auto. Bastava – a parere del consigliere del Pdl – un minimo di fantasia nelle scelte di acquisto del modello per risparmiare diverse decine di migliaia di euro, ma forse questa soluzione, essendo troppo semplice, non è stata valutata, poiché il buonsenso fa anche anticamera nelle stanze decisionali.
Esempio concreto: basta comprare un’italianissima Fiat croma che costa 25mila euro e risparmiare 78mila euro, assicurando la stessa efficienza e sicurezza”.
”Mi colpisce – sottolinea Rosa – il fatto che la risposta sia arrivata da un dirigente, ripetendo l’usanza del governatore di far rispondere terze persone a nome suo su questioni politiche, come capitò al capogruppo del Pdl, Nicola Pagliuca, al quale rispose il portavoce Nino Grasso. Non mi sarei mai aspettato la risposta del presidente De Filippo in persona, che sarà certamente affaccendato in questioni di ben maggiore importanza, ma almeno un timido accenno estivo da parte degli esponenti della Giunta che, forse, sono troppo impegnati ad organizzarsi il lungo week end di ferragosto, surante il quale, di certo, viaggeranno con le loro auto”.
”Forse l’argomento è troppo banale per chi deve elaborare strategie e piani di sviluppo, sempre fallimentari ovviamente, per la nostra Basilicata. O forse – continua Rosa – più semplicemente, dopo tutte le dichiarazioni di austerità, di nuovo corso, addirittura di nuovo stile di far politica, qualche assessore è stato paragonato ai premier anglosassoni per l’aplomb, dimenticando che in quei paesi hanno anche il coraggio delle dimissioni appena cadono in qualche errore, hanno ritenuto preferibile non rispondere per non contraddirsi, lasciando l’ingrato compito ad un dipendente regionale. Spero che dopo le vacanze – conclude Rosa – che anche i nostri amministratori si meritano per il duro lavoro svolto, si ricordino che nella dialettica politica gli attori devono essere sempre e solo i politici e non gli apparati burocratici”.