Per il consigliere di Idv si tratta di “un primo strumento ma occorre completare i programmi di sviluppo comprensoriale”
“Il Protocollo di Intesa per il Piano Strutturale Val d’Agri è una prima risposta alle esigenze di nuovo sviluppo sociale ed economico del comprensorio che abbiamo sollevato da tempo con quella che abbiamo chiamato ‘Agenda di lavoro’ del Consiglio e della Giunta regionali, da portare avanti in questa legislatura, di intesa con la Provincia e i Comuni, per la Val d’Agri”. E’ il commento del vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Antonio Autilio, il quale sottolinea “gli aspetti positivi dello strumento di programmazione dei processi di pianificazione comprensoriale e di concertazione interistituzionale, oltre che di cooperazione tra le autonomie locali”.
“Uno strumento importante – aggiunge – per realizzare il Distretto turistico – culturale Val d’Agri che ha nelle risorse storiche, archeologiche, artistico – monumentali, religiose (chiese e monasteri) e paesaggistico – naturalistiche gli attrattori di maggiore richiamo, nel quale il fattore ambiente per la presenza del Parco Nazionale, ha grande rilievo, e il Parco dell’Energia che sarà finanziato con le royalties e che deve essere ancora definito negli aspetti progettuali e di contenuto. Dunque – continua Autilio – un passo avanti importante specie sul piano tecnico – amministrativo, che serve per garantire anche una sorta di livellamento e perequazione fra le varie realtà comunali al fine di assicurare una crescita omogenea del territorio. Ciò anche per evitare che progetti posti in essere da alcuni Comuni possano configgere o contrastare con le esigenze comprensoriali o non tenere conto di un’utenza comprensoriale come accade, ad esempio, per il progetto della piscina olimpionica a Viggiano”.
Per completare il programma di interventi a favore delle comunità valligiane, Autilio ricorda le priorità individuate e contenute nell’ “Agenda” proposta: “Rinegoziazione del protocollo d’intesa Eni-Regione del 1998 (aumento delle royalties dal 10 per cento al 50); Finalizzazione delle risorse del Programma Operativo Val d’Agri per le infrastrutture e le attività produttive con obiettivo centrale la creazione di nuovi posti di lavoro; Formazione finalizzata ai profili professionali rispondenti ai bisogni del territorio (non solo attività di estrazione e ricerca degli idrocarburi ma anche turismo, beni culturali – ambientali, agricoltura); Definizione ruolo e compiti della Fondazione Mattei (sede di Viggiano), totalmente avulsa dal territorio e lontana dalla missione per cui è nata che è quella di fare alta e qualificata formazione in Basilicata; Implementazione e concreta visibilità dell’attività dell’Osservatorio Ambientale (sede di Marsiconuovo) soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio ambiente – salute; Definizione del ‘contratto di sito’ per l’area industriale di Viggiano, già accolto dal Consiglio Regionale, con l’Eni e le Compagnie petrolifere; Indennizzo per i proprietari degli immobili circostanti al Centro Oli di Viaggiano; Superamento del Commissariamento del Parco Val d’Agri – Lagonegrese per un governo delle comunità locali e per la salvaguardia del delicato equilibrio Parco-petrolio”.