“L’Associazione per la sinistra di Matera, così come hanno già fatto le più importanti associazioni ambientaliste e di tutela del patrimonio naturalistico locali e nazionali, esprime la sua decisa contrarietà alla la possibilità che presso la diga di San Giuliano di Matera venga realizzato un centro nautico attraverso la modifica del regolamento della riserva naturale di San Giuliano da parte della Provincia di Matera in riferimento alla delibera della Regione Basilicata denominata “fruibilità eco-compatibile degli invasi lucani”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa. “La “diga” di San Giuliano, infatti, è senza dubbio un invaso, ma è anche e soprattutto un’ oasi naturalistica; prima ancora di essere un’oasi naturalistica, un sito Ramsar, un Sito di Importanza Comunitaria e una Zona di Protezione Speciale, è innanzitutto una importante “zone umida” d’Italia e del Mediterraneo. Cioè uno dei pochi luoghi rimasti in cui l’avifauna selvatica italiana, africana e nord-europea può nidificare, transitare per sfamarsi e riposare durante le migrazioni annuali. Inoltre, come se questo non bastasse, è importante rimarcare che nell’area dell’oasi è stata più volte segnalata la presenza della rarissima lontra e dell’ altrettanto raro Capovaccaio, un avvoltoio italiano. La quantità e la qualità delle presenze stanziali e migratorie, sia dell’avifauna che delle altre specie presenti nell’oasi, dovrebbe fare di questa il fiore all’occhiello e il vanto della nostra Provincia. Evidentemente così non è e non è sufficiente neanche il parere negativo dell’I.S.P.R.A (istituto superiore per la ricerca, la protezione e la ricerca ambientale), massima autorità in materia, a far recedere da questa pessima iniziativa la Provincia di Matera. Ente che in tutti questi anni non è stato in grado di tutelare e valorizzare questa importante zona umida, permettendo a pescatori della domenica di bivaccare di giorno e di notte all’interno della riserva producendo cumuli di immondizia sulle sponde e a motociclisti e automobilisti di scorrazzare nell’area protetta indisturbati arrecando danni alla flora e alla fauna. La Provincia di Matera, di concerto con l’Ente regionale, prima di pensare a quali possano essere le attività “eco-compatibili” da svolgere all’interno di un’area protetta, dovrebbe in primo luogo provvedere alla sua tutela e solo successivamente, attraverso consulenze di esperti qualificati, alla sua valorizzazione attraverso quelle che sono le attività proprie di una riserva naturale. Promuovere ad esempio le attività scientifiche di ricerca sull’ avifauna e più in generale sull’ambiente dell’area, istituire la zonazione con divieti progressivi delle aree a maggior rischio con relativa creazione di percorsi e sentieri per l’educazione ambientale”. L’associazione per la sinistra di Matera “è inoltre estremamente preoccupata del fatto che questa iniziativa nasconda in realtà una volontà di trasformare radicalmente il territorio e la funzione dell’area di San Giuliano e che in realtà l’idea del circolo nautico sia solo un escamotage per accontentare gli insaziabili appetiti di qualche speculatore che ha deciso di rendere una specie di parco giochi per turisti della domenica uno dei luoghi di maggior pregio naturalistico della Provincia di Matera”. Infine, “si riserva di perseguire in tutte le sedi preposte, Unione Europea compresa, (che ricordiamo prevede sanziona monetarie per il non rispetto delle aree sic e zps), ogni eventuale tentativo di modifica al regolamento che tutela la riserva naturale di San Giuliano ed ogni iniziativa, posta in essere da chicchessia, che non risulti essere appropriata con quelle che sono le prerogative di un sito di questa natura. Non ultimo vigilerà quotidianamente sull’operato o il non-operato degli enti preposti alla tutela e alla salvaguardia dell’oasi”.
(bas – 04)