“Il Consiglio Provinciale di Potenza nella seduta di domani in occasione della discussione delle interrogazioni del consigliere Aurelio Pace sull’attività dell’Apof-Il ha un’occasione importante per procedere ad un’operazione verità sulla chiacchierata gestione del duo Laguardia-Romaniello che continua a godere di forti protezioni a livello regionale per effetto delle nomine politiche dei vertici dell’Agenzia”. Ad affermarlo è il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio per il quale “dopo le difese di ufficio che hanno accompagnato nei mesi scorsi le mie prese di posizione finalizzate ad accertare la correttezza di gestione di risorse umane e finanziarie da parte di uomin i, che pure fanno della legalità e trasparenza un proprio cavallo di battaglia, credo non ci possa essere più nessuno a difendere l’operato di presidente e direttore dell’Apof-Il. Le stesse organizzazioni sindacali in documenti pubblici hanno manifestato serie perplessità sull’attuale fase di gestione per non parlare – continua – dell’attacco politico ben argomentato mosso da un consigliere di un partito del centrosinistra il quale boccia l’operato dei dirigenti Apof-Il “per mancanza di progettualità”. Intanto, il direttore Romaniello non ci risulta abbia chiesto la sua sospensione dalla graduatoria del Profilo 3 “Esperto in programmazione, gestione, monitoraggio, procedure e controllo” che lo vede collocato al nono posto e quindi titolare, insieme ai primi 16, di incarico per 36 mesi da parte del Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione con una evidente situazione di incompatibilit&agr ave;. Quanto invece all’operato del presidente Laguardia, di cui in verità c’è scarsa traccia operativa – aggiunge il coordinatore Fli – è interessante capire in base a quelli criteri ha consentito l’avvio parziale di attività corsuali e in base a quali criteri gestisce il ritorno al lavoro del personale precario. C’è materia sufficiente per interessare il Ministro alle Politiche Comunitarie specie perché venga chiarito come è stato possibile garantire i salari al personale Apof-Il, attingendo dal FSE (Fondo Sociale Europeo) pur in presenza di una stasi totale dell’attività di formazione da aprile a novembre 2010. C’è poco da difendere: il Consiglio Provinciale ha il dovere di fare chiarezza senza coprire responsabilità come chiederò di fare al Senato per le proprie competenze istituzionali”.
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