“L’Api (Alleanza per l’Italia) promuove una stagione straordinaria di impegno civico e lancia una sfida politica: costruire con i soggetti sociali e i cittadini un Piano Strategico per la città di Potenza”. E’ questa la conclusione dell’incontro sul tema “Potenza Città: strategie per l’ambiente sociale e urbano” che si è svolto ieri, presieduto dal capogruppo Api in Regione Alessandro Singetta, con la presenza, tra gli altri, del capogruppo Api al Comune Emilio Libutti e concluso dal coordinatore regionale Vilma Mazzocco.
“Un confronto a più voci – si legge in un comunicato stampa – del mondo della cooperazione sociale (Filomena Pugliese), delle professioni (Canio Santarsiero, Savino Murro), delle attività produttive (Salvatore Groia), delle società di servizi (Michele Frascolla) – intanto per promuovere un nuovo modo di fare politica perché – hanno sottolineato Singetta e Mazzocco – “si avverte nel capoluogo la mancanza di un luogo-laboratorio dove costruire, insieme ai protagonisti della vita sociale cittadina, un progetto”. L’Api, sempre per innovare la propria iniziativa politica, lancerà “Forum di discussione e di progetto” a partire dai temi discussi nell’incontro e per affrontare, con idee progettuali concrete, tra le priorità, le questioni del nuovo welfare, della città dei giovani, del presente e futuro del centro storico, della Potenza solidale.
Un percorso che tra l’altro ci vede impegnati nella ricerca di strategie unitarie con altri amici di viaggio che condividono la nostra impostazione, come il gruppo di dirigenti del Movimento per l’Autonomia Lucana, i Liberali – ha spiegato Mazzocco – finalizzato al Piano Strategico per la città che è tutt’altro rispetto al Piano Metropolitano o ad altri strumenti di programmazione e di spesa. Si tratta – a parere dei dirigenti dell’Api Singetta, Libutti e Mazzocco – di far prevalere nella “città dei contenitori” i contenuti legati alla sostenibilità e alla vivibilità, quindi un “modello” di città pensato dai cittadini, dai professionisti, dagli urbanisti e soprattutto pensato anche per chi non risiede nel capoluogo ma viene quotidianamente a viverci, lavorare, studiare. In tutto questo – è stato detto nell’incontro – la politica deve fare per intera la sua parte e deve assumersi la responsabilità di scelte, sicuramente diventate più difficili a causa della penalizzante manovra economica voluta dal Governo di centrodestra con i tagli specie a Regioni, Comuni e di conseguenza ai servizi per i cittadini. L’Api – è stato sottolineato – che non farà mancare il suo contributo e il suo sostegno al sindaco Santarsiero al quale sollecita uno “scatto di qualità nell’amministrazione”, intende cogliere l’occasione del 30ennale del sisma del 23 novembre 1980 per riflettere su cosa è stato fatto in 30 anni e cosa si deve fare perché la città colga tutte le opportunità finanziarie e gli strumenti di programmazione disponibili per costruire il futuro di residenti e ospiti. E vuole farlo anche chiamando i cittadini, le associazioni, gli organismi di volontariato a dare “segni concreti” di protagonismo civico, adottando aree verdi abbandonate, prendendosi cura del proprio quartiere, attuando azioni ed iniziative di solidarietà verso i ceti sociali più deboli e di autentica ospitalità”.
(bas – 04)