Le continue mareggiate di questi giorni hanno causato notevoli danni agli operatori turistici della costa jonica e, in modo particolare, a quelli di Metaponto, già alle prese con seri problemi di erosione costiera. L’API, condividendo le preoccupazioni degli operatori turistici danneggiati, sollecita la Regione a prendere urgenti e opportuni provvedimenti per salvare la stagione turistica 2010, sostenendo i lidi metapontini e attuando interventi a difesa delle spiagge del litorale.
“E’ necessario – dichiara il presidente della Sezione Turismo dell’API Silvio Grassi – tenere in debito conto le esigenze degli operatori turistici che, pesantemente danneggiati dalle mareggiate di questi giorni, possano trovare ristoro per i danni subiti”.
L’API quindi chiede che, oltre alle indispensabili opere di difesa della costa e agli interventi di ripascimento degli arenili stravolti dalle mareggiate, siano risarciti anche i danni subiti dalle strutture turistiche e dai lidi con stabilimenti balneari, al fine di mettere gli operatori in condizione di competere nella prossima stagione balneare.
“Lo scorso anno si intervenne con un ripascimento che andrebbe ripetuto – prosegue Grassi -, con un versamento di sabbia prelevata in mare in modo da ottenere un avanzamento della spiaggia. Si tratta solo di un intervento di emergenza, ma comunque utile a salvare la stagione turistica”.
“La ricostruzione del tratto di litorale metapontino avrà senz’altro positive ripercussioni di natura economica sugli operatori turistici, soprattutto sugli stabilimenti balneari. I lidi metapontini hanno subito gravi danni per le intemperie dello scorso inverno e senza la sistemazione degli arenili la stagione balenare sarebbe compromessa”.
“Auspichiamo tuttavia – conclude il presidente della Sezione Turismo dell’API – che la Regione trovi altri fondi per le indispensabili opere di difesa della costa, cioè per interventi strutturali su tutto il litorale a beneficio dell’industria turistica lucana, settore che costituisce potenzialmente una leva della nostra economia, ma che ancora stenta a trovare una definitiva consacrazione”.
(bas – 04)