Il riparto del Fondo Sanitario Regionale per il 2010 deliberato dalla Giunta Regionale, che fa seguito all’intesa sottoscritta alla vigilia di Natale per la sanità privata, rappresenta la condizione per avviare al tavolo tecnico (Regione, Aziende Sanitarie, Associazioni della sanità privata), istituito con l’intesa, il confronto per passare dal “centralismo gestionale sanitario” e da una visione “ospedalicentrica” a servizi e prestazioni sanitari più efficienti sul territorio grazie anche ad una più efficace integrazione pubblico-provato.
E’ quanto sottolinea l’Anisap Basilicata – Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute.
Il riparto del fondo regionale che supera 1 miliardo 22 milioni di euro (contenuto nel Patto per la Salute Stato-Regioni), prevede il 51% della spesa per i livelli di assistenza distrettuale (di cui l’8,50% alla Medicina di base, il 13,60% alla farmaceutica, il 13,30% alla specialistica e il 15,60% “altra territoriale”), il 44% ai livelli di assistenza ospedaliera e il 5% alla prevenzione.
L’esperienza dei poteri regionali nella sanità – a parere dell’Anisap Basilicata – suggerisce, certo, una revisione dei L.E.A.(Livelli essenziali di assistenza) ma anche una contemporanea introduzione dei L.U.A. (Livelli Uniformi di Assistenza) che riattribuiscano al Governo centrale alcuni interventi legislativi di riferimento (tariffe, requisiti minimi, tipologia di controlli ecc.), non ultimo contrattazioni nazionali per tutte le categorie sanitarie, destinati ad uniformare le basi dell’assistenza nel Paese, evitando l’instaurarsi di venti tipi di sanità regionali, riservando tuttavia alle Regioni ampi spazi di autonomia destinati a rispondere alle esigenze socio sanitarie locali. Questi alcuni motivi per i quali è ipotizzabile una nuova stagione per l’assistenza sanitaria, a partire dalla istituzione dei Distretti sociosanitari, decisa dalla Giunta Regionale nello scorso anno, per realizzare un modello di assistenza che deve “aprirsi” al territorio per dare risposte più efficaci ai bisogni di prevenzione e tutela della salute.
La base di partenza per il nuovo anno è la parte dell’intesa sottoscritta sulla sanità privata che sottolinea come “gli indirizzi di programmazione regionale considerano la sanità privata parte integrante del sistema sanitario regionale, complementare al settore sanitario pubblico, a tutela della salute” e che “sussistono tutt’ora criticità nella realizzazione dell’equilibrio tra settore pubblico e privato”.
L’Anisap Basilicata in proposito ribadisce il suo impegno a rafforzare la sua azione, che ha per denominatore comune la reale salvaguardia dell’integrità operativa di tutte le strutture ambulatoriali a gestione privata, le quali costituiscono un patrimonio inalienabile, non tanto della regione in cui operano, quanto dei cittadini-utenti lucani.
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