Anagrafe eletti, Autilio: primo passo per buon governo

Il consigliere di Italia dei valori parla anche di ”trasparenza amministrativa e apertura dei ‘palazzi’ della politica ai cittadini”

“Con l'istituzione dell’Anagrafe degli eletti e dei pubblici amministratori è stato compiuto un primo importante passo avanti verso la trasparenza amministrativa che è l’elemento fondamentale del buon governo”. E’ il commento del vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (Idv), il quale sottolinea che “gli amministratori della Basilicata saranno messi ai raggi ‘x’ per una radiografia completa del loro operato, dei loro comportamenti istituzionali, nonché di ogni informazione che possa essere di interesse ed utile ai cittadini”.

“L'obiettivo – sostiene Autilio – è quello di aprire ai cittadini porte e finestre dei ‘Palazzi’, mettendo a disposizione in maniera organica tutte le informazioni disponibili e rendendole consultabili on line e, soprattutto, di contribuire a superare la sfiducia che serpeggia tra i cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. Altri provvedimenti – aggiunge – attendono adesso il Consiglio regionale anche a sostegno di quella che è stata definita la ‘Carta di Lamezia Terme’ dei Sindaci del Sud. I Sindaci chiedono al Governo, e in particolare al Ministro degli Interni ed al Ministro della Giustizia, tra l’altro, di: emanare un decreto legge che perimetri e riqualifichi il potere di ordinanza dei Sindaci sulla sicurezza urbana; istituire un tavolo per la realizzazione di interventi diffusi a favore della legalità: Osservatori locali sulla legalità ed istituzione di un Premio sulla legalità per il miglior progetto di valorizzazione e sviluppo del territorio dedicato ad Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica; lanciare una Campagna nazionale per il sostegno e la realizzazione dei piccoli impianti sportivi: 1000 campetti di Calcio e Basket per la legalità e relativo Protocollo d'intesa con il Credito sportivo”.

Inoltre – conclude Autilio – è necessario sostenere le cinque priorità individuate da sindacati e forze imprenditoriali quali il rafforzamento della sicurezza e della legalità, con un protocollo d'intesa tra Ministero degli Interni e parti sociali e un piano straordinario di lotta al lavoro sommerso, per contrastare ogni fenomeno di criminalità economica. Si tratta di rivendicare una presenza costante e visibile dello Stato per la tutela del territorio e delle attività economiche e, quindi, la diffusione e valorizzazione della cultura della legalità quale elemento di caratterizzazione degli interventi pubblici e privati”.

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