In Alta Val d'Agri continua la protesta dei lavoratori del Consorzio di bonifica, che lamentano da mesi il mancato pagamento delle indennità di viaggio per il 2009 e il 2010. Lo riferisce il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Antonio Lapadula, che, dopo la lettera inviata oltre due settimane fa, torna a sollecitare l'intervento dell'assessore regionale all'Agricoltura, Vilma Mazzocco, e del prefetto di Potenza, Luigi Riccio, “per porre fine ad una situazione che sta pesantemente condizionando i lavoratori, costretti a pagare di tasca propria finanche la benzina per raggiungere gli impianti di irrigazione e assicurare così la regolare e puntuale fornitura di acqua alle imprese agricole della zona”. Per Lapadula “il silenzio e il disinteresse evidenziato dalle istituzioni locali su questa vertenza, così come sulla più generale riforma degli enti di bonifica, ha dell'incredibile se consideriamo che dagli impianti dell'Alto Agri dipende la vita di centinaia di aziende agricole e che solo il senso di responsabilità dei lavoratori e del sindacato ha assicurato finora la continuità del servizio e la regolare manutenzione degli impianti di distribuzione. Dinanzi al perdurare di una situazione che si fa giorno dopo giorno sempre più pesante – conclude Lapadula – con le famiglie costrette a ridurre i propri consumi per finanziare le spese di gestione del Consorzio, il rischio che si vada verso forme di protesta più eclatanti si fa sempre più concreto".
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